Le monetine non sono più un fastidio: Centy le converte in denaro virtuale

Magnago, grazie a una app si può accreditare la somma dove si vuole

Davide Caiafa ha dato vita alla startup Centy  e ideato il contamonete intelligente

Davide Caiafa ha dato vita alla startup Centy e ideato il contamonete intelligente

Magnago (Milano), 8 ottobre 2017 - Molti centesimi in circolazione sono spesso inutilizzati e cerano disagi. Ma ora le cose stanno per cambiare: è in arrivo un contamonete intelligente, che risolverà il problema dei centesimi, inutili nelle nostre tasche, ma pur sempre denaro contante. A inventarlo è stato Davide Caiafa, classe 1977, di Magnago, che insieme a Lorenzo Vidoz ha dato vita a Centy, una startup innovativa (incubata da Digital Magics, incubatore di startup digitali quotata in borsa) con l’obiettivo di reinserire nel sistema economico decine di milioni di eurocentesimi. La macchina, nelle intenzioni, sarà presente in aeroporti, centri commerciali, supermercati e ovunque vi sia la necessità di monete. Grazie a una app, Centy sarà in grado di riconoscere l’utente, che avrà la possibilità di convertire le monetine in denaro virtuale, che potrà poi accreditare dove meglio crede, conto corrente compreso.

NO PROBLEM Davide Caiafa ha dato vita alla startup Centy  e ideato il contamonete intelligente (in alto nel riquadro)
NO PROBLEM Davide Caiafa ha dato vita alla startup Centy e ideato il contamonete intelligente (in alto nel riquadro)

Come funziona il dispositivo? «Si presenta come un contamonete classico a connessione bluetooth ma è gestita totalmente da remoto, collegandosi dallo smartphone. Il dispositivo è posizionato in un luogo dove c’è bisogno di monete: un supermercato, per esempio. Il cliente arriva, apre l’applicazione e si posiziona davanti: il dispositivo lo riconosce e apre in automatico uno sportellino dove inserire le monetine. Lo sportello si chiude e il cliente dallo smartphone avvia il conteggio. Tutta l’operazione dura qualche secondo. Una volta che la macchina ha calcolato l’importo, chiede dove accreditarlo: conto corrente, ricarica telefonica etc; saranno gli utenti a decidere dove vogliono che vada a finire questo denaro. Possono persino scegliere anche di devolvere la cifra in beneficenza».