Il Carnevale suggestivo di Bagolino tra balarì, maschere e danze antiche

Ogni anno esperti e antropologi in Val Sabbia per studiare l’evento

La sfilata di Bagolino

La sfilata di Bagolino

Milano, 24 febbraio 2017 - La stagione carnevalesca entra nel vivo: domenica 26 siamo già alla replica delle popolari kermesse di Crema e Cantù, ma sul palco delle rappresentazioni allegoriche in Lombardia salgono anche Dossena, Bormio, Castel Goffredo e soprattutto Bagolino, indiscussa star della pacifica sovversione collettiva che irride i potenti e ribalta le gerarchie sociali.

BAGOLINO (Brescia). Che sia il più suggestivo e sorprendente Carnevale delle Alpi è indubbio. Non è un caso che ogni anno antropologi e studiosi vadano a studiare le recite e le rappresentazioni spontanee in scena in questo centro della Val Sabbia. Per due giorni - domenica 26 e lunedì 27 - sfileranno i suonatori e i ballerini (i balarì) vestiti con abiti nobili e mimetizzati dietro maschere di gesso e garza, e si scateneranno le danze ispirate a quelle in voga a Venezia nel ’700, in una cornice di màchär (personaggi travestiti da vecchi) impegnati a corteggiare giovani donne.

PODESTÀ DI MAT. Metaforico il Carnevale che domenica a Bormio (Sondrio) incoronerà per un giorno il sostituto del sindaco e sovvertirà l’ordine costituito mentre Arlecchino e i suoi compari leggeranno pubblicamente le lamentele e pettegolezzi che i cittadini hanno depositato durante l’anno in piazza del Kuerc. A seguire, la tradizionale “Polenta dei poveri” con sfilata dei bambini e palo della cuccagna. Sempre in Valtellina, carnevale a Livigno (fino a martedì 28) e a Morbegno (domenica). www.valtellina.it.

MASCHERADA ‘N CUNTRADA. Da oggi a domenica, tre giorni di rappresentazioni per le strade di Dossena (Bergamo) che porta in strada quello che è successo durante l’anno attraverso 7 personaggi mascherati (solo uomini), protagonisti di una recita ironica proposta durante le tre serate e che coinvolge le 6 contrade del paese. Con molte sorprese: l’arrivo del minatore con il lume e dei suonatori con strumenti della tradizione (baghet, organet, etc.), i rituali per cacciare il male e infine il ballo collettivo che saluta il futuro migliore, tra abbondanti dosi di vin brulé, frittelle e torte.

RE GNOCCO. Domenica tradizionale carnevale a Castel Goffredo, nell’Alto Mantovano, dove vengono allestite cucine e cantine in nome di Re Gnocco, a cui per un giorno devono fare atto di sottomissione anche gli amministratori pubblici. Gli gnocchi vengono cotti e conditi alla presenza del pubblico, quindi distribuiti gratuitamente verso le 14 assieme ai tortellini dolci di Castel Goffredo. Alle 14,30 sfilata dei cari allegorici. www.regnocco.it.