Biologico, crescita esponenziale: boom di coltivazioni e acquisti

Pavia, Brescia e Mantova le province che guidano il fenomeno

Un campo coltivato a biologico

Un campo coltivato a biologico

Mantova, 17 dicembre 2017 - Cresce la voglia di cibo biologico in Italia. La più recente ricerca, che è stata presentata venerdì scorso dalla società di studi Gfk, indica che il 42 per cento dei consumatori predilige nutrirsi con  alimenti biologici. La Lombardia traina la spesa nazionale del settore. E la regione più agricola d’Italia vede crescere la sua superficie coltivata a biologico.  È la provincia di Pavia, spinta dal riso, a guidare  il boom di coltivazioni biologiche, che in sei anni in Lombardia hanno aumentato del 38 per cento la superficie occupata. Brescia e Mantova seguono a ruota.

«Il biologico sta crescendo in tutto il mondo», riconosce Roberto Zanoni, direttore generale di EcorNaturaSì, gruppo di negozi specializzati nella vendita di alimenti bio. «In Italia il biologico occupa il 14% della superficie agricola nazionale, comincia dunque a essere una quantità significativa», aggiunge il manager. Per il gruppo il 2017 sarà «un anno di minor crescita», perché, spiega Zanoni, «la grande distribuzione organizzata ha inserito assortimenti completi e questo sta penalizzando il mondo specializzato. Cresciamo ancora, con nuove aperture ma a ritmi inferiori». Nel complesso, il fatturato della rete si aggira intorno ai 350 milioni di euro, con incrementi annui del 5-6%. E la Lombardia è uno dei mercati più redditizi. Dei 260 negozi sparsi in tutta Italia, «ne abbiamo tredici a Milano, due a Brescia, due a Bergamo, una buona presenza in Brianza – spiega Zanoni -. La Lombardia, insieme alle tre Venezie e a Roma è uno dei fiori all’occhiello della nostra presenza».

«Il settore bio è in forte crescita e lo riscontriamo anche noi», incalza Giorgia Vanin, responsabile marketing del gruppo Mangiarsano Germinal, produttrice di alimentari bio. L’anno scorso ha chiuso con 23 milioni di fatturato e una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. «Il settore è in crescita ma c’è molta più concorrenza. Oggi il bio è presidiato da una serie di competitor, tante aziende del convenzionale si sono improvvisate nel bio per seguire un trend in crescita», aggiunge Vanin. Per la manager «l’anno di svolta sarà il 2018. In questo momento è opportuno far percepire cosa c’è dietro».

In crescita anche il segmento delle bevande alternative al latte.  Secondo una recente ricerca Euromonitor, nel 2002 il fatturato di questo segmento era il 5% del totale, nel 2021 salirà al 20%. Per Andrea Tomelleri, direttore generale di Abafoods, «il mercato delle bevande vegetali sta vivendo negli ultimi anni un trend di crescita esponenziale. Da alternative al latte a prima scelta per tantissimi consumatori,  a partire dalla prima colazione: dagli intolleranti al lattosio,  ai vegetariani e vegani, a chi predilige queste bevande per l’ampia scelta di gusti e la loro naturale digeribilità». «Ora è importante approvare una legge sul biologico, ferma al Senato dopo il sì della Camera – aggiunge Zanoni -. Facciamo pressioni perché non sia dimenticata».