"Stop ai barcaioli abusivi sul Lario". Ora scoppia la guerra tra gli operatori

Sul lago di Como si cerca di seguire l'esperienza di Venezia

Varenna (Lecco)

Varenna (Lecco)

Varenna, 23 aprile 2017 - Il Lario come Venezia. Sul lago di Como prolifera la concorrenza sleale e spunta la prima diffida nei confronti degli abusivi. Un gruppo di barcaioli si sono affidati a uno studio legale per valutare l’ipotesi di un risarcimento danni. Le attività di diporto adibite a trasporto passeggeri crescono da Varenna a Tremezzo, da Bellagio a Menaggio. Gli operatori storici insorgono. L’effetto liberalizzazioni sta avendo conseguenze devastanti sul Lario in un settore che fattura circa tre milioni l’anno. Un settore quello del trasporto passeggeri che si concentra tra aprile e settembre. Ora ci sono le prime lettere e diffide agli operatori «non a norma» che proliferano sulle rive del lago, sia sulla sponda lecchese sia su quella comasca.

A Varenna, una delle località più amate dai turisti che frequentano i lidi lariani, il titolare della società Taxi Boat, abilitata all’esercizio di servizio pubblico non di linea con conducente, ha preso carta e penna e chiesto l’intervento dell’Autorità di bacino e delle forze dell’ordine, in particolare del Roan della Guardia di Finanza per il rispetto delle regole e delle circolari ministeriali. «Da almeno sei anni - racconta Luca Valsecchi, titolare della Taxi Boat Varenna - si avverte una concorrenza sleale con nuovi operatori che svolgono attività non rispettando le disposizioni del Ministero dei Trasporti». «La differenza tra le attività di noleggio da diporto e trasporto passeggeri - aggiunge il titolare della società lecchese che opera a Varenna e Perledo - è chiara: il Ministero ha disciplinato l’attività di diporto che deve avere unicamente finalità sportive o ricreative, senza collegamento tra due o più località, senza orari prefissati o tassativi di partenza o di rientro e senza attività di noleggio di trasporto passeggeri».

Gli storici barcaioli lariani hanno chiesto aiuto ai loro colleghi di Venezia e trovato la disponibilità in Alfonso Morisieri, storico operatore in Laguna. «A Venezia - spiega Morisieri - abbiamo chiesto all’Autorità di bacino di far rispettare le disposizioni ministeriali, offrendo la disponibilità agli operatori non in regola di entrare nel nostro Consorzio, proseguendo sulla linea di una regolamentazione dell’attività di trasporto passeggeri». Nei prossimi giorni Morisieri raggiungerà il Lario e illustrerà la proposta agli operatori lecchesi e comaschi per individuare una soluzione al crescente fenomeno degli abusivi che negli ultimi anni è cresciuto: sei anni fa si contavano quattro-cinque noleggiatori, ora sono almeno una ventina sull’intero lago di Como. «L’abusivismo - continua Valsecchi - oltre a creare un danno economico, genera confusione nella clientela». Gli operatori lariani valuteranno a breve un’azione di tutela e di un eventuale risarcimento danno subito dalla loro attività.