Autovelox: a volte servono solo per fare cassa

Quando si torna dalle vacanze è sempre con un pizzico di apprensione che si apre la cassetta delle lettere

Milano, 15 agosto 2016 - Quando si torna dalle vacanze è sempre con un pizzico di apprensione che si apre la cassetta delle lettere. Si temono fatture da pagare, brutte notizie da Equitalia, bollette sempre più salate, e multe. Io ho trovato una multa per eccesso di velocità. Andavo alla folle velocità di 65 all’ora col limite dei 50 in una strada extraurbana a più corsie. A me pare che alcuni autovelox servano ai Comuni solo per fare cassa. Maurizio I., Castellanza (Va) 

Si consoli. Un anno fa ne ho preso una anch’io piuttosto salata e con perdita dei punti della patente tornando dalla Malpensa sul famigerato cavalcavia del Ghisallo. L’ho ritenuta una multa ingiusta. In quel punto è quasi impossibile procedere a una velocità inferiore ai 70 km all’ora senza rischiare di venir tamponati. Qualche tempo dopo ho appreso che proprio per quell’autovelox il giudice di pace aveva dato ragione a un automobilista e torto al Comune per la segnaletica contraddittoria e poco visibile. Effettivamente alcuni autovelox sono assolutamente ingiustificati: su quel cavalcavia, ad esempio, è più pericoloso procedere a 50 km all’ora che a 80. Detto questo, l’autovelox resta uno strumento utile per colpire chi scambia la strada per un circuito, ma va utilizzato dove serve, con buon senso, e non come una trappola allo scopo di sistemare le casse del Comune. Siamo cittadini, non sudditi. giuliano.molossi@ilgiorno.net