Milano, 20 ottobre 2011 - La Svizzera è lontanissima. Anche se vista dalla Lombardia. Decisamente più vicina alle province lombarde è la Gran Bretagna. Questa la geografia quando si parla di pubblico impiego tenendo Milano come epicentro. Largo ai numeri, per capirsi. In Lombardia i dipendenti pubblici sono in tutto 414.805. La popolazione, secondo l’ultimo censimento, ammonta a 9.545.441 residenti. Tradotto: in Lombardia un abitante su 23 lavora nel pubblico impiego. Che succede altrove?

 

Tra i Paesi europei di prima fascia, quelli più sviluppati, svetta la Svizzera. Qui il pubblico impiego è diviso tra dipendenti federali e dipendenti cantonali. I primi ammontano a 34.883 unità: un dipendente federale ogni 200 abitanti, un rapporto che esprime senza bisogno di troppe spiegazioni la leggerezza dello Stato centrale svizzero. Ai federali vanno però aggiunti, come detto, i cantonali. Che solo nel Canton Ticino sono 6.521 a fronte di 304 mila abitanti. Fatti i conti del caso, Cantone dopo Cantone, si conclude che in Svizzera lavora nel pubblico impiego un abitante su 47. In sostanza, la probabilità di imbattersi in un dipendente pubblico svizzero del 50 per cento inferiore rispetto alla probabilita di imbattersi in un dipendente pubblico lombardo.

 

Dopo la Svizzera e ancora prima della Lombardia, ecco il Regno Unito. In questo caso il rapporto è di un dipendente pubblico ogni 29 abitanti. La popolazione britannica ammonta infatti a 60.700.000 residenti e il pubblico impiego dà lavoro a 2.075.000 persone. Ma attenzione: tolte Svizzera e Gran Bretagna, la Lombardia non ha da prendere lezioni da nessuno. I numeri si fanno consolanti se i guarda in casa nostra: la media italiana è infatti di un dipendente pubblico ogni 18 abitanti. Nel Belpaese il pubblico impiego è esercito che conta 3.400.000 unità. La Lombardia è nettamente davanti a Francia (un dipendente pubblico ogni 12.5 abitanti), Olanda (un dipendente pubblico ogni 16.5 abitanti) e Germania (un dipendente pubblico ogni 18.2 abitanti). Come si divide il pubblico impiego lombardo? Prima la spartizione capoluogo per capoluogo.

 

La voce grossa dell’elenco è la provincia di Milano, con i suoi 197.111 occupati. Solo a Palazzo Marino sono 15.680. A Palazzo Isimbardi 1.625, a Palazzo Lombardia 3.129. Seguono la provincia di Brescia con 48.062 lavoratori nel pubblico impiego e di Bergamo con 35.643 occupati. Quindi la divisione settore per settore. Il 37.3 per cento dei dipendenti pubblici lombardi è impiegato nella scuola: 154.612 lavoratori su 414.805. Il 24.7 per cento è impiegato nella sanità: 102.569 lavoratori. Il 18.4 per cento è impiegato in Regione o negli enti locali: 76.237 lavoratori. Il 7.9 per cento è impiegato nei Corpi di polizia: 33.009 lavoratori. Nelle Università lavora il 3.15 per cento del pubblico impiego lombardo, 13.044 persone. Infine, i 1.125 magistrati fanno lo 0.3 per cento dei dipendenti pubblici lombardi.