Cercavate un appassionante libro d'avventura? Eccolo. Al dodicenne Matt e ai suoi amici capita un'avventura incredibile: inghiottiti dal fiume dentro al quale scivolano accidentalmente, scoprono che esiste un vero e proprio mondo Sottoterra, abitato da formiche giganti, soldati di fango, lombricarnivori e terribili scavatunnel. Ma pure al lettore, leggendolo, capita di fare un'esperienza unica, quella di scoprire che la forza dell'amicizia può tutto. Anche vincere i disagi di una malattia invalidante.

 

E quando dico invalidante, non esagero: il Matt di "Matt e Splatch" (A. Corallo, Falzea Editore, 15 euro, 364 pagg., dai 10 anni) è affetto da una rara forma di distrofia muscolare congenita (cioè già dentro al suo corpo dalla nascita, non è una malattia che ha preso come si può prendere l'influenza) con deficit parziale di merosina: a nominarla sembra una parolaccia, in realtà, e semplificando un po', è quella proteina che dà forza ai muscoli e ci permette di usarli, quindi anche di stare in piedi. Matt non ne ha a sufficienza e quindi non riesce a reggersi sulle gambe, deve spostarsi seduto su una carrozzella.


Per i ragazzi normali, insomma, il protagonista di questo libro è il classico "sfigato", quello che si guarda passare sgranando gli occhi. Anzi, c'è anche chi, nei confronti degli sfigati, si accanisce. Situazione che nel libro accade anche a Matt, preso di mira a scuola da dei coetanei, bulletti che non gli danno tregua. Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti ma poco importa: qui o là, i bulli ci sono dappertutto e sono sempre stupidi uguali. Matt è nuovo, si è appena trasferito da un'altra città, è su una sedia a rotelle ma ha un gran carattere. Lega con dei compagni, anche loro degli sfigati agli occhi dei bulli e dei "normali". Nel gruppo nasce un'amicizia speciale, così speciale da sconfiggere i bulli, da sconfiggere la malattia di Matt (che con l'aiuto degli amici arriva ovunque). Di più: da superare un'avventura incredibile nel regno di Sottoterra.
 

Libro troppo melenso? Tutt'altro. Anzi, il nocciolo è proprio qui: Matt e i suoi amici non si sentono inferiori agli altri. Insomma, più che il messaggio "impara a rispettare chi è diverso da te o meno fortunato di te" si legge che "chi è diverso spesso ha da insegnarti qualcosa, apri gli occhi e drizza le orecchie!"

 

Non si parla spesso e così chiaramente di disabilità nei libri per ragazzi, come fosse un tabù. Non a caso "Matt e Splatch" lo ha scritto una persona che non è uno scrittore per ragazzi: Alessandro Corallo è un autore storico di Striscia la Notizia oltre che di altre trasmissioni tv. Come gli è venuta l'idea? La parte avventurosa gliel'hanno suggerita i suoi figli (ne ha ben 4), compresi mostri, prove da superare nel regno di Sottoterra e certi modi di dire, la natura dei protagonisti, invece, l'esperienza personale.
 

Il libro è stato presentato mercoledì 23 febbraio all'Ospedale Niguarda di Milano in presenza di Enzo Iachetti, Moreno Morelloe, Valerio Staffelli e il mago Casanova. Un luogo insolito per una presentazione? E' che in questo ospedale c'è il Centro Clinico Nemo, uno dei 79 centri della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), sorti per assistere chi è affetto da malattie neuromuscolari e i loro familiari, promuovere la ricerca clinica e sostenere l'attività terapeutica per la cura di queste patologie. "Matt e Splatch" si può comprare in libreria, ma se attendete l'1, 2 e 3 aprile, Giornata nazionale contro le malattie neuromuscolari, acquistandolo presso i banchetti UILDM parte del ricavato andrà alla ricerca.