Milano, 4 febbraio 2010 - Cronaca di un’intervista lunga un giorno. Ore 8,30.

Morgan, che cosa hai combinato? Come stai?
"Sono distrutto, non ho chiuso occhio tutta notte. Io non ho detto le cose con quel senso, che la droga è bella ed è meglio che prendere un tranquillante. Per me è disperazione, lotta quotidiana. Il contrario della vita e del bene".

Lo hai ripetututo anche in radio nella trasmissione di Diaco, con il ministro Meloni.
"Si. Sono devastato, preoccupato, amareggiato. Leggo e ascolto di una persona che non mi piace, che non sono io. Mi spiace per mia figlia, per Asia. Per mia madre che sta male, è arrabbiata, ma combattiva (ho preso molto da lei). Vorrebbe che io risolvessi le cose".

A caldo hai parlato di trappola, di intervista sostanzialmente estorta.
"Mi riferivo a come si è svolto l’incontro e come è stato riferito. Non dico di non averle dette quelle cose, ma sono state strumentalizzate, scritte al di fuori del loro contesto. E penso a mia figlia che ha 8 anni e viene coinvolta in questa vicenda molto brutta che riguarda suo padre".

Le hai parlato?
"No. Ho sentito Asia nel pomeriggio (ha chiamato durante la nostra intervista, ndr). Anche lei è spaventata e arrabbiata. Non vuole che io venga strumentalizzato dai media".

La prima cosa che hai pensato?
"Panico. Non riuscivo a ricordare esattamente, a crederci. Quello che è stato mandato alle agenzie è gravissimo. Sembra che io incoraggi l’uso della droga, ma io penso esattamente il contrario: non fumo crack dalla mattina alla sera, ho solo testimoniato la mia dipendenza in un momento di grave depressione. Ho pensato terrorizzato: mi tolgono mia figlia. Non riuscivo a dormire. Invece...".

Forse è meglio cominciare daccapo.
"Invece ho sempre cercato di proteggerla dai miei problemi, lasciandola con la madre. Non sono un irresponsabile, mi sono disintossicato, mi curo. Combatto la mia dipendenza ogni giorno e chi ci è passato sa che cosa voglio dire".

Perché ne hai parlato a un giornalista?
"Ho solo detto senza falsità che in un momento di profonda depressione ho cercato di resistere come meglio ho potuto. Ho fatto passi falsi e usato stupefacenti, non certo per cercare lo sballo. Stavo molto male e pensavo erroneamente di risolvere in questo modo il problema. Ho provato a uscirne in tutti i modi, ero disperato e cercavo di uscire dalla sofferenza. Ma questo mi ha reso ancora più debole".

A quel punto hai iniziato un percorso di disintossicazione?
"Sono stato in Inghilterra, non l’ho mai detto a nessuno (confermo: me l’aveva accennato con discrezione un’amica comune, ndr). Nella Casa della Nuvola ho imparato a mettermi in contatto con me stesso, la mia vera vita. Che è quella di una persona semplice che vuole fare musica e vivere d’arte. Come tu sai".

Che cosa ti ha detto il ministro Meloni?
"È stata molto umana, mi ha ricordato che le mie dichiarazioni possono avere una grande influenza sulla vita di migliaia di persone che rischi di mandare allo sbando. Io ho solo risposto con onestà sulle debolezze del mio passato. Dico: ho toccato il fondo e ho cercato di risolvere i miei problemi anche con l’uso di sostanze tossiche e di farmaci altrettanto negativì. Ho raccontato al giornalista (e anche a me, ndr) che in quel periodo uno psichiatra mi avrebbe prescritto volentieri la cocaina (non poteva) perché ‘faceva quasi meno male’ di alcuni farmaci che lui poteva legalmente prescrivermi. Deve avere frainteso".

Che cosa pensi sulla tua esclusione da Sanremo?
"Ho fatto un errore colossale e questo va oltre il regolamento del festival. Ma vi ridico che il crack è devastante e non ve lo consiglio, non consiglio qualunque cosa tossica, alcol compreso. L’apologia della droga è quanto di più lontano da me".

Il blogger Adinolfi ti ha difeso parlando di ipocrisia generale, perché se si facesse la prova del capello in televisione (in politica) e a Sanremo avremmo un sacco di sorprese.
"Sarebbe facile citare chi ha confessato pubblicamente di avere fatto uso di ogni tipo di droga. Quasi tutti gli artisti del rock e del pop, dai Beatles ai Rolling Stones. Anche visti a Sanremo, come Eminem. Ma non voglio parlare degli altri. Voglio superare questo momento. Voglio dire la verità, che è più forte di tutte le cose: io amo la vita e per questo, per me e per mia figlia, per la musica, continuerò il mio percorso ogni giorno".