Pioggia di soldi sul tunnel ciclabile che supererà i binari della ferrovia

Crema, in arrivo 715mila euro: coprirebbero la metà delle spese

L’inaugurazione  della pista di San Michele

L’inaugurazione della pista di San Michele

Crema, 21 luglio 2016 - Pioggia di euro sul Comune di Crema, da utilizzare per la realizzazione di un tratto di ciclabile e per la gioia dell’assessore Fabio Bergamaschi, probabilmente l’assessore più ricco del mazzo, visti i tanti soldi incassati dalle multe comminate con il telelaser (oltre otto milioni in due anni) che transitano dal suo ufficio. È di ieri la notizia, attesa, dell’arrivo di 715 mila euro che finanzia a metà, per il momento, il sottopasso ciclopedonale che mette in comunicazione due tratti di viale Santa Maria divisi dal passaggio a livello. L’opera ha un costo globale di 1.4 milioni di euro e la Regione ne ha stanziato subito circa la metà, promettendo di assegnare la restante parte della somma in un futuro prossimo.

Naturalmente l’assessore Bergamaschi esulta perché questi soldi, uniti a quelli stanziati dalla fondazione Cariplo (1.050.000 euro) e ancora dalla Regione (450.000 euro) gli permettono di far partire la macchina dei lavori per la ristrutturazione in tempi brevi della zona della stazione di Crema. In particolare, con un milione e mezzo di euro il Comune acquista e sistema l’area dei magazzini, a ovest della stazione e con i 715 mila euro comincia a mettere a gara i lavori per il sottopasso ciclopedonale a est. Questi lavori dovrebbero essere finiti per la primavera prossima, in vista dell’appuntamento elettorale, anche se l’opposizione, rappresentata dal centrodestra, contesta. «Il sottopasso ciclo pedonale – dicono dai banchi dell’opposizione – potrebbe non servire. Quel che la città vuole, da troppi anni, è il superamento della barriera ferroviaria di viale Santa Maria, un sottopasso carrabile che eviti le solite lunghe attese al passaggio a livello. Noi, la scorsa legislatura, abbiamo costruito quello che ha superato via Indipendenza, che funziona egregiamente. L’attuale governo della città ha fatto solo promesse e del sottopasso non si è vista neppure l’ombra». Ma non è finita, perché sempre in materia di ciclabili, da una parte c’è soddisfazione per quanto realizzato, la ciclabile verso Offanengo e quella verso San Michele, ma dall’altra c’è attenzione per quanto ancora da fare. Due i punti strategici da sistemare: quello di Madignano e la ciclabile del Pellegrino. Il primo punto è tuttora dolente, in quanto da Madignano la ciclabile c’è e si arena proprio quando arriva nel territorio di Crema, senza che vi siano comunicazioni in merito alla realizzazione del tratto di competenza del Comune. In merito alla seconda, poche centinaia di metri che devono unire Crema a Campagnola, proprio l’assessore Bergamaschi si è impegnato, davanti al sindaco del paese limitrofo e alla cittadinanza a portare a termine il percorso. Ma i soldi necessari devono arrivare dalla vendita delle ex carceri cittadine, 700 mila euro, cosa che al momento è al di là dal venire realizzata.