Cremona, Mantova e Lodi unite per un "treno dei capoluoghi"

I sindaci delle tre città intendono presentarsi insieme in Regione con la stessa "massa critica" di una grande metropoli: la richiesta è di avere un treno dei capoluoghi e il raddoppio della Milano-Mantova di Daniele Rescaglio

Un treno (foto repertorio)

Un treno (foto repertorio)

Cremona, 1 agosto 2014 - Un treno dei capoluoghi e il concreto impegno a raddoppiare la linea Mantova Milano. Sono questi i due punti su cui si sta costruendo l’accordo tra i sindaci di Mantova, Cremona e Lodi. Un accordo che porterà i tre primi cittadini, insieme a tutti quelli dei comuni attraversati dalla linea, a presentarsi nelle sedi opportune, prima fra tutte la Regione, con la stessa "massa critica" di una grande metropoli. Ieri mattina si è tenuto un incontro tra i sindaci di Cremona, Mantova e Piadena proprio a questo riguardo, per concordare iniziative coordinate e sinergie tra i rispettivi territori. Il sindaco Gianluca Galimberti e gli assessori Andrea Virgilio (Area Vasta e Casa) e Alessia Manfredini (Territorio e Salute) sono stati accolti al palazzo comunale di Mantova dal sindaco Nicola Sodano e dal vice sindaco Espedito Rose. Presente anche il sindaco di Piadena Ivana Cavazzini. La riunione è stata dedicata alle problematiche del trasporto ferroviario che vedono l’asse Mantova-Piadena-Cremona-Milano penalizzato da difficoltà e ritardi in termini di infrastrutture, tempi di percorrenza e materiale rotabile. La prima idea, vista anche la concomitanza con Expo, è un treno dei capoluoghi al mattino e alla sera, la cui fattibilità verrà approfondita in un incontro tecnico a fine agosto. Sempre in agosto verrà anche siglata l’intesa tra i primi cittadini per diventare un soggetto unico e "grande" ai tavoli tecnici.