Remake di ‘Suspiria’ in pieno centro. Ma ai commercianti niente rimborsi

Crema, lontano l’accordo con la produzione del regista Guadagnino di PIER GIORGIO RUGGERI

I portici di Piazza Duomo

I portici di Piazza Duomo

Crema, 6 maggio 2016 - Chi paga? Al momento non si sa. Quel che è certo è che il regista Luca Guadagnino intende girare alcune scene del suo film, riedizione di Suspiria di Dario Argento, nelle vie e nelle piazze di Crema. La produzione ha avanzato le sue richieste in Comune, messe nelle mani dell’assessore Matteo Piloni, ma con qualche falla, perché non si sa chi paga. O, per lo meno, non è dato saperlo a chi queste domande le sta facendo da qualche tempo. L’assessore si nega spesso, parla con la rappresentante dei commercianti della piazza Duomo, ma non dà risposte soddisfacenti. Le richieste della produzione parlano di muri ridipinti, cartelli stradali da rimuovere, strisce blu dei parcheggi da cancellare, parcometri da togliere e vie e piazze da chiudere. Certo, per poche ore, ma con mancato guadagno da parte di chi ha bottega sulla piazza che, secondo la produzione, deve tenere aperto l’esercizio commerciale per esigenze filmiche, ma non può ricevere clienti, in quanto piazza del Duomo sarà interdetta al pubblico.

L’assessore Matteo Piloni ha ricevuto la farmacista, Daniela Villa, che gli ha fatto presente due problemi: il primo che la farmacia è di turno tutta la settimana e impedire ai clienti di raggiungerla equivale a interruzione di pubblico servizio; il secondo è che si deve parlare di un indennizzo ai titolari delle attività commerciali della piazza, una merceria, un’edicola, tre bar e un negozio di abbigliamento. In merito al primo punto l’assessore ha riferito che si impegnerà per spostare il turno, cosa praticamente impossibile, visto che lo stesso è stabilito con tre mesi di anticipo e risulta intangibile; in merito al secondo, pare che la produzione non voglia tirar fuori un euro. Ma la produzione con i commercianti non ha mai parlato e loro aspettano i responsabili per trattare. In caso contrario, si tirano giù le saracinesche. Pare, comunque, che se non si riuscirà a spostare il turno della farmacia, si sposteranno le riprese.