Abbiati non si ritira: "Vorrei fare un ultimo anno al Milan"

Christian Abbiati non vuole appendere i guanti al chiodo ma continuare a fare da chioccia a Gigio Donnarumma. Lo ha ribadito questa mattina durante il convengo Saranno Famosi tenuto al Teatro San Domenico di Crema

Christian Abbiati, 37 anni (Alive)

Christian Abbiati, 37 anni (Alive)

Crema (Cremona), 19 aprile - Christian Abbiati non vuole appendere i guanti al chiodo ma continuare a fare da chioccia a Gigio Donnarumma. Lo ha ribadito questa mattina durante il convengo Saranno Famosi tenuto al Teatro San Domenico di Crema: "Io vorrei fare l'ultimo anno ma vediamo. Difficile che io non vada d'accordo con qualcuno e se non è così e perché quel qualcuno mi ha fatto qualcosa". Galliani ha sempre parlato di "rinnovo automatico" per Abbiati per quanto dato al Milan e per la sua importanza nello spogliatoio.

Non a caso dopo la sconfitta di Bergamo, Galliani si era intrattenuto proprio con Abbiati per tastare il polso dello spogliatoio. Il ritiro salvò Mihajlovic per una settimana, poi la decisione unilaterale di Berlusconi di affidare la squadra a Brocchi. "A 16 anni facevo il panettiere, aiutavo la famiglia. Dividevo la giornata tra lavoro e allenamenti. Poi andai a lavorare da un amico. Mi sono fatto la gavetta e poi mi sono ritrovato in questo ambiente stupendo. Dopo 20 anni di Milan sono la mia seconda famiglia. Guai chi mi tocca i colori rossoneri. Devo tutto al Milan. Iniziavo alle 6.30 al lavoro poi alle 12.30 andavo agli allenamenti a Monza. Sono contento dei sacrifici che ho fatto. Sono stati ripagati. Bisogna avere obiettivi nella vita, ma solo con sacrificio, rispetto ed educazione si raggiungono".

Abbiati ha parlato alla platea anche dell'importanza della maturità: "Io ho una figlia di 16 e non fa nulla, il suo pensiero primario è la scuola e poi gli amici. Penso che sia molto importante lo sport perché aiuta a crescere parecchio o ragazzi. Grazie a questo sport sono diventato subito uomo. Mi ha aiuto subito a diventare responsabile e ho avuto la fortuna di andare avanti. A volte non bastano i sacrifici però penso che bisogna sempre provarci nella vita. Ho visto anche tanti ragazzi avere un talento mostruoso e non riuscire ad arrivare a questo livello perché non avevano la testa. Io sono introverso quindi devi confrontarti per cercare di migliorare sempre e a me mi ha migliorato".

di LUCA GUAZZONI