Guerriglia a Cremona, dopo dieci giorni di coma l'uomo ferito alla testa è fuori pericolo

Migliorano dunque le condizioni di salute di Emilio Visigalli, l'attivista del Centro sociale Dordoni di Cremona, rimasto gravemente ferito nello scontro avvenuto la sera di domenica 18 gennaio tra un gruppo di autonomi e militanti della sede locale di CasaPound

Scontri a Cremona (Foto Rastelli)

Scontri a Cremona (Foto Rastelli)

Cremona, 30 gennaio 2015 -  Migliorano le condizioni di salute di Emilio Visigalli, l'attivista del Centro sociale Dordoni di Cremona, rimasto gravemente ferito nello scontro avvenuto la sera di domenica 18 gennaio tra un gruppo di autonomi e militanti della sede locale di CasaPound.

L'uomo, da oggi, non è più in pericolo di vitaVisigalli è ricoverato nel reparto di Neurologia dell'Ospedale maggiore di Cremona. Gli è stato tolto il respiratore automatico e riesce a respirare autonomamente. Dopo essere rimasto dieci giorni in coma, continua a rimanere in coma farmacologico dal quale temporaneamente viene svegliato per controllare le funzioni neurologiche.

I medici precisano che è in corso la profilassi minima per evitare il rischio di epilessia. Per il ferimento di Emilio Visigalli, colpito violentemente alla testa, sono indagate otto persone, quattro neofascisti e altrettanti autonomi. Gli scontri di domenica 18 gennaio sono all'origine del corteo promosso dai gruppi antagonisti sabato scorso, terminato con gli scontri con le forze dell'ordine e i gravi danneggiamenti avvenuti in città.