Schiacciati da una pianta, oggi le autopsie

A colpirli la quercia che stavano abbattendo. Indagini in corso di Pier Giorgio Ruggeri

SOCCORSI L’elicottero del 118 è arrivato in poco tempo Per le due vittime però non c’era già più nulla da fare

SOCCORSI L’elicottero del 118 è arrivato in poco tempo Per le due vittime però non c’era già più nulla da fare

Vidolasco, 22 novembre 2014 - Oggi nella tarda mattinata saranno eseguite le autopsie sui cadaveri delle vittime di Vidolasco, l’architetto Achille Grazioli e il giardiniere Gianbattista Lupo Stanghellini, entrambi di Bagnolo Cremasco, morti travolti dalla caduta di un albero. Il magistrato darà in mattinata l’incarico ai periti che subito dopo si recheranno nell’obitorio dell’ospedale di Cremona per eseguire l’esame. Nel pomeriggio le due salme saranno riportate a Crema. A quel punto le famiglie provvederanno ad allestire le camere ardenti e a stabilire data e ora dei funerali, che probabilmente saranno celebrati lunedì nel paese natale e di residenza.

Giambattista Lupo Stanghellini aveva 69 anni ed era vedovo. Era attivo nel gruppo Avis del paese e da sempre si occupava di mantenere la pulizia nel parco di Villa Stringa, a Vidolasco. Era esperto, svolgeva questo lavoro da molti anni. Da tempo in pensione, si era mantenuto attivo proprio con la pulizia di questo parco. L’architetto Achille Grazioli aveva 67 anni ed era persona notissima a Bagnolo, dove aveva un avviato studio nel quale recentemente aveva inserito il figlio Filippo. L’architetto collaborava spesso con il Comune, per il quale eseguiva parecchi lavori. Sulle cause che hanno portato alla loro morte le indagini sono ancora in corso. Una parte del parco di Villa Stringa è stata sequestrata per permettere ai tecnici dell’Asl di raccogliere le informazioni. Stanno risalendo alle cause del terribile incidente anche i carabinieri di Camisano, che sono stati chiamati subito sul luogo del sinistro. Secondo una ricostruzione della vicenda, le due vittime sono morte per sfondamento cranico.

La dinamica che ha portato alla disgrazia ha dell’incredibile. Il giardiniere doveva abbattere una quercia e stava lavorando proprio a quello. A un certo punto il lavoro era terminato e la pianta stava per cadere. I due si sarebbero riparati vicino a un albero, pensando di essere al sicuro. E qui è accaduta una cosa imprevedibile. La quercia è caduta nella loro direzione ed entrambe le vittime non sono state colpite dal grosso tronco, ma da due rami separati della stessa pianta. In pratica, i rami di biforcazione dal fusto hanno colpito singolarmente i due uomini che ritenevano di essersi messi al riparo. Il colpo ricevuto ha provocato in entrambi lo sfondamento cranico e per nessuno di loro c’è stato nulla da fare da parte dei soccoritori, ben presto arrivati sul posto.