Centinaia di reperti dall'Antica Roma al Risorgimento: sequestrato tesoro archeologico privato

Eccezionale scoperta della Guardia di Finanza: a Ricengo un uomo aveva accumulato centinaia di monete romane, medievali e cimeli della Seconda Guerra di Indipendenza senza permesso del Ministero

La Finanza in azione

La Finanza in azione

Crema, 24 ottobre 2014 - Era quasi un tesoro archeologico, quello che un uomo di Ricengo aveva accumulato nel corso degli anni, tutto in privato. A entrare in azione i finanzieri di Crema, che hanno sequestrato un vero e proprio museo personale con reperti di epoca romana e storici risalenti alla Seconda Guerra d'Indipendenza. Appassionato di storia, spiegano le fiamme gialle, aveva accumulato centinaia di reperti del I e II secolo a.C. e di età medioevale, materiale bellico e oggettistica varia, parte dei quali anche rivenduto sul web.

L'attività di ricerca però era condotta senza la nececssaria autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali ed infrangendo la normativa di riferimento Catalogati: 800 monete antiche di epoca romana tardo-repubblicana (I e III sec a.C.) e 500 di età medioevale e contemporanea (19° secolo), più di 300 munizioni d'artiglieria a palla, circa 700 ogive, 160 bombe a mano e da lancio, 13 proietti d'artiglieria, oggettistica varia quali bottoni ed elmetti da guerra, 500 oggetti di notevole interesse storico, databili tra la protostoria e l'età contemporanea.

Tra questi un piatto e due anfore di produzione attica o magno-greca. Sottoposti a sequestro due metal-detector utilizzati per le ricerche. I reperti sono stati sottoposti al vaglio della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia che ne ha certificato l'autenticità e l'interesse storico-archeologico dello Stato, mentre il comando Logistico Nord dell'Esercito ha esaminato i proietti e le ogive per attestarne l'inoffensività. Su proposta del Comando della Guardia di Finanza, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ha dato il suo assenso a che, al termine della vicenda processuale, tutti i reperti archeologici e storici, compresi i residuati bellici, siano affidati al Museo Civico di Crema dove saranno esposti a beneficio dei cittadini. Il Museo ha già dato la sua disponibilità a riceverli.