Anziano da anni chiuso nel silenzio: torna a parlare con l’affetto di Rocky

Crema, “miracolo” di Pasqua di un cane utilizzato per la pet-therapy. L'uomo, malfermo sulle gambe, non proferiva parola. FIinché non è stato visto mentre raccontava a Rocky degli altri cani avuti in passato di Pier Giorgio Ruggeri

L'anziano signore è tornato a parlare grazie all'affetto del cane Rocky

L'anziano signore è tornato a parlare grazie all'affetto del cane Rocky

Crema, 7 aprile 2015 - Casalbergo di Crema è il posto dove vengono ricoverati molti anziani che necessitano di assistenza continua, che la famiglia sempre più spesso non può fornire. Un posto dove si entra con patologie serie, età ragguardevoli, poche capacità di difesa, praticamente nessuna possibilità di tornare tra le mura amiche. Questa è la storia di un uomo molto anziano e di un cane che ha fatto qualcosa di incredibile. L’uomo viene ricoverato nella struttura cremasca. Ha più di 80 anni, è malfermo sulle gambe e, soprattutto non parla. Tuttavia, medici e infermieri avvertono che l’anziano capisce ed è in grado di interagire. Esegue le operazioni che gli chiedono di fare, guarda la televisione e mostra di capire quel che sta vedendo. Ma non parla. Si alza, mangia, si lava, guarda la televisione, va a dormire, ma nessuna parola. I medici stabiliscono che non è sordo e capisce quel che gli si comunica.

Succede che nella Casalbergo venga praticata la pet therapy: alcune volte alla settimana si presentano gli addetti con i loro cani e il nostro anziano capita proprio in quella sala dove i pazienti si incontrano con gli animali, li accarezzano e si fanno compagnia reciproca. Qualcuno del personale lo invita a sedersi con loro e l’uomo rimane. Guarda gli animali e poi si avvicina al cagnolino Rocky e lo accarezza. Sembra che l’uomo tragga giovamento da questo incontro, così i medici lo favoriscono, facendolo partecipare alle sedute. Non che ci si attenda molto, tuttavia, perché vietargli questo momento di svago? Capita anche che un giorno un infermiere passando dalla stanza per controllare che tutto sia a posto senta un bisbiglio. Prima non ci fa caso, ma poi, ripensandoci, torna sui suoi passi. Perché l’uomo che sussurra al cane è l’anziano che non parla. L’infermiere si avvicina con circospezione e sente che l’uomo sta raccontando al cagnolino dei cani che hanno accompagnato la sua vita. L’anziano, sia pur sussurrando, è tornato a parlare. «Avevamo preso in considerazione di tagliare i costi – dice il presidente della Fondazione Benefattori alla quale fa capo la Casalbergo, Paolo Bertoluzzi – e la pet therapy era sotto osservazione. Ma quando ci hanno raccontato questa storia, non abbiamo più pensato di tagliarla».