Bufera sugli incassi Ica dalle multe

L’opposizione: non ha mai vinto il bando di gara. Il Comune smentisce di PIER GIORGIO RUGGERI

Il montaggio di un autovelox

Il montaggio di un autovelox

Crema, 1 dicembre 2015 - Quanto incassa l’Ica (Imposte comunali e affini) in percentuale dalla riscossione delle multe elevate dal Comune di Crema? La domanda se la sono fatta in tanti, specie dai banchi dell’opposizione, dopo che era circolata la voce che l’istituto, mai vincitore del bando d’asta, ma subetrato nella gestione delle multe perché l’azienda Abaco, vincitrice, si era poi ritirata, avrebbe incassato la bella cifra di un milione di euro a fronte degli otto ricavati dal Comune dagli oltre 85mila verbali elevati nel 2015 per eccesso di velocità in tangenziale. «Non è così – fanno sapere dal Comune di Crema – perché il contratto con l’Ica è stato modificato. Dal primo aprile di quest’anno l’istituto percepisce l’8% sulle multe incassate fino a 600mila euro (48mila euro) e il 4% sulle multe incassate da 600mila euro a 1.2 milioni di euro (altri 24mila euro). Oltre questa cifra l’Ica non percepisce alcuna percentuale».

Quindi l’Ica ha percepito da aprile e fino al termine di quest’anno 72mila euro. La cifra è il frutto di una rinegoziazione, in quanto all’epoca della stipula del contratto con l’azienda vincitrice, l’Abaco, la percentuale che sarebbe andata alla società era dell’8.5% su tutte le multe (680mila euro su 8 milioni). Ma allora, stiamo parlando del 2013, gli incassi previsti per le multe erano solo di 800mila euro e non si parlava di autovelox. Quando ci si è resi conto del volume delle multe (circa 80mila verbali a ieri) e degli incassi, si è subito chiesta la rinegoziazione del contratto, a fronte di un prolugamento della durata dello stesso che è scaduto il 30 aprile. Peraltro la giunta dà incarico, ai primi di agosto, al comandante della polizia locale Giuliano Semeraro di predisporre l’asta per il nuovo appalto, cosa che fino a oggi non è stata fatta.

Tuttavia, anche se l’aggio all’Ica è stato ridimensionato, sono altre le voci che portano l’incasso comunale a una cifra ben inferiore al totale ricevuto. Nel secondo trimestre (aprile/giugno), gli incassi sono stati di 555mila euro e al Comune sono andati 130.228,95 euro, mentre alla Provincia è andato il 31% dell’incassato netto (58.508,66 euro). C’è da sottolineare come la cifra incassata sia esigua, in quanto le multe sono arrivate fuori dalla data utile per essere conteggiate in questa prima parte di incassi. Infatti, nel terzo quadrimestre gli incassi schizzano a 2 milioni 884mila euro, quasi sei volte di più del trimestre precedente e a fronte di un numero di multe superiore di circa il 30% (27.553 nel secondo trimestre; 37.152 nel terzo trimestre). Per quanto riguarda gli incassi del terzo trimestre, al Comune sono andati 1.619.345,65 euro, mentre alla Provincia 727.532,10 euro. Da notare che per notificare le circa 65mila multe l’Ica ha esposto la bella spesa di 902.880,91 euro (a cui va aggiunto il suo aggio).