Mostra Paolo Balboni
Cremona, 14 marzo 2015 - Sarà visitabile fino a lunedì 16 marzo, presso i locali della fiera Arte Cremona, la mostra “Ozzehg e il Castello di Chiara” del fotografo Paolo Balboni. Modella degli scatti d'artista, una vera e propria “gigantessa”. In questo modo, scrive il critico d’Arte Lucio Scardino, Paolo Balboni ha forse realizzato il suo capolavoro, evitando le facili lusinghe “ipertrofiche” suggerite dalla iconografia cara al celebre pittore Botero. La castellana delle favole dei fratelli Grimm diventa qui la “tabaccaia” felliniana di Amarcord. Un pulviscolare “flou” a avviluppa dolcemente, La crudezza della situazione è ammorbidita dalla luce naturale che filtra dalle vecchie finestre del castello e che sembra scrivere, come su una antica tela, ombre e segni prima invisibili. I gesti vezzosi della assai formosa ragazza la rendono comunque aggraziata, La danza che lei compie è resa ancor più icastica dalle grandi dimensioni in cui le fotografie sono state stampate.
La mostra, realizzata nel 2014 ed esposta in diverse ed importanti location italiane ed estere, sarà visibile all’interno dello stand della prestigiosa Galleria d’Arte L’Incontro. La galleria è attiva dal 1974 con sede a Chiari, nel Bresciano. Fondata dalla madre di Erminia Colossi, Antonietta Bettini e coadiuvata dalla stessa Erminia. Dopo un primissimo periodo di attenzione verso gli artisti bresciani, la galleria volge lo sguardo verso l’ambito nazionale ed internazionale, come confermano le mostre di Guttuso, Cascella, Morlotti, Annigoni, Arman. Glattfelder, Max Bill, Vasarely e Rotella. Inoltre dagli anni ’90 la galleria abbandona totalmente il figurativo per rivolgere la sua attenzione verso nuove forme di espressione artistica. Seguendo, quindi, questo filone, gli artisti che la galleria presenterà ad Arte Cremona saranno: Getulio Alviani, Marina Apollonio, Alberto Biasi, Paolo Balboni, Franco Costalonga, Vanni Cuoghi, Hugo Demarco, Hans Jörg Glattfelder, Kazumasa Mizokami, Bruno Munari, Vanna Nicolotti, Pao, Turi Simeti, Jorrit Tornquist.