Centro islamico e Coop: a Crema è già scontro

Martedì è il grande giorno. Alle 17.45 si riunisce la commissione urbanistica con all’ordine del giorno molti punti, due fondamentali: il via libera alla musallah e alla Coop, due temi che da sempre dividono e che da qualche giorno stanno facendo montare la rabbia nel popolo di Facebook di Pier Giorgio Ruggeri

La latteria Voltana, dove potrebbe essere allestita la moschea

La latteria Voltana, dove potrebbe essere allestita la moschea

Crema, 1 settembre 2014 – Martedì è il grande giorno. Alle 17.45 si riunisce la commissione urbanistica con all’ordine del giorno molti punti, due fondamentali: il via libera alla musallah e alla Coop, due temi che da sempre dividono e che da qualche giorno stanno facendo montare la rabbia nel popolo di Facebook. Perché il tam tam su Fb è una chiamata alle armi sotto gli uffici comunali dove la commissione si riunisce. Una questione delicatissima e un passaggio fondamentale per la vita della città, tanto delicati da far dire al mancato sindaco Antonio Agazzi: «Quest’amministrazione retta dal sindaco Stefania Bonaldi, ma dovrei dire retta da Matteo Piloni, plenipotenziario del Pd provinciale, ha due obiettivi: i musulmani e la Coop. Se va avanti così riesce a perdere le prossime elezioni, rimettendoci in campo, pur avendo conquistato un larghissimo consenso alle scorse Elezioni europee».

Ma Agazzi va oltre, spalleggiato dall’avvocato Martino Boschiroli e dal consigliere Tino Arpini, perché parla di spogliazione del territorio, a partire dal tribunale che da un anno non c’è più. «Se l’ospedale di Crema e le sue eccellenze verranno inserite in un comprensorio con Treviglio e Lodi, perché non si è fatto altrettanto con il tribunale? Io ho suggerito personalmente questa soluzione al vicepresidente regionale Mantovani, il quale l’ha ritenuta valida e la porterà in sede di decisione. Perché i nostri parlamentari non hanno fatto la stessa cosa con il tribunale?». Una rabbia che monta, quella dei consiglieri d’opposizione che avvertono la città: «Attenzione – dice Boschiroli – bisogna arrestare il declino del Cremasco. Altro che città capo comprensorio: qui ci sono attenzioni solo per i temi cari al Pd». Ma al di là della politica e dei politici, la situazione si fa rovente e la gente comincia a chiederne ragione.

Martedì la commissione urbanistica approverà una variante che renderà possibile sia l’inserimento di una musallah (centro di preghiera) all’interno dell’area ex Voltana, in via Milano, sia la possibilità d’ingrandimento dell’Ipercoop, con l’inserimento nel Pgt di una pompa bianca di benzina e della costruzione di una struttura di media vendita, sempre all’interno dello spazio della Coop. Tutto questo fa arrabbiare molte categorie di persone. Dare l’autorizzazione a una pompa bianca di carburante, ad esempio, turba i sonni degli oltre 60 benzinai cremaschi. Aprire un nuovo centro dove si sistemeranno altri negozi manda su tutte le furie i commercianti di Crema. Decisioni che l’opposizione bolla come atti clientelari verso il Pd e non migliorie nei confronti della città tutta.