Giovedì 25 Aprile 2024

Uccisi dal monossido di carbonio: morti conviventi a Rivarolo

Due anziani sono morti a causa del monossido di carbonio che, secondo i rilievi dei vigili del fuoco, sarebbe uscito da una caldaia a metano in bagno

Sul posto i vigili del fuoco di Busto Arsizio, Somma Lombardo e Inveruno

Sul posto i vigili del fuoco di Busto Arsizio, Somma Lombardo e Inveruno

Cremona, 19 dicembre 2014 - Li hanno trovati riversi in bagno, uno accanto all'altra, senza vita probabilmente da alcuni giorni. Ad averli uccisi silenziosamente sarebbe stato il monossido di carbonio sprigionato da una caldaia. Così sono morti un uomo di 74 anni, Pietro Vezzoni e Anna la sua convivente romena di 66 a Villanova, frazione di Rivarolo del ReI rilievi dei Vigili del fuoco, nella tarda serata di giovedì, sembrano essere inequivocabili: la caldaia a metano del bagno, messa in funzione, sprigionava il gas letale. La tragica scoperta è stata fatta dai carabinieri, entrati nell'abitazione. L'allarme è scattato quando dall'ospedale di Mantova è arrivata una richiesta di chiarimenti in merito al fatto che l'uomo, in cura presso il nosocomio mantovano per una serie di terapie, non si era presentato. Peraltro, il 74enne era stato visto l'ultima volta in giro due giorni prima.

La sorella del 74enne si è quindi recata sul posto, insieme al cugino ma non sono riusciti ad aprile la porta perché i due avevano chiuso entrambe le porte d'ingresso lasciando le chiavi inserite nella serratura. I parenti hanno quindi chiamato i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari di Rivarolo del Re, quelli del radiomobile e del nucleo operativo di Casalmaggiore ( Cremona). Un vicino ha quindi procurato una scala con cui poi un carabiniere è riuscito a entrare nell'appartamento.

Una volta dentro i militari hanno trovato i due corpi esanimi, nel bagno. La temperatura era molto elevata a causa di una stufa accesa. Uomo e donna erano nudi, a terra, lui prono parzialmente sopra di lei, supina. Con l'arrivo del medico necroscopo, il quadro si è chiarito. Sembra che l'uomo e la donna potessero essere deceduti già da un paio di giorni.