Buon compleanno Mina, la 'Tigre di Cremona' compie 75 anni

Una regina della canzone e dello spettacolo che ancora oggi dal suo 'buen retiro' in Svizzera, dove si è rifugiata diversi anni fa, continua a farsi sentire, a cantare, duettare e incidere album, e a far sperare il pubblico televisivo italiano che ancotra la vuole vedere in azione. Gli auguri di Celentano e la possibilità di un nuovo progetto insieme

Mina

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Cremona, 25 marzo 2015 - Buon compleanno Mina. Oggi, 25 marzo, Anna Maria Mazzini, meglio dire Mina, ovvero la 'Tigre di Cremona', compie 75 anni. Una regina della canzone e dello spettacolo che ancora oggi dal suo 'buen retiro' in Svizzera, dove si è rifugiata diversi anni fa, continua a farsi sentire, a cantare, duettare e incidere album, e a far sperare il pubblico televisivo italiano che ancotra la vuole vedere in azione. Una carriera senza fine, quella di Mina, alimentata da quella che e' stata considerata la voce piu' bella della musica italiana

Mina nasce a Busto Arsizio nel 1940, periodo in cui il padre e la madre Regina, originari cremonesi, vivevano temporaneamente nell'Altomilanese bustocco. Nel 1943, quando Mina ha tre anni, fanno ritorno a Cremona con residenza prima in Viale Po e successivamente in Corso Mazzini.  A infonderle l'amore per la musica è sua nonna Amelia, cantante lirica, che insiste affinché prenda lezioni di pianoforte, ma lo studio teorico non è fatto per lei. Dopo aver concluso le scuole medie nell collegio di suore della Beata Vergine, inizia a frequentare l'Istituto tecnico commerciale statale Beltrami, ma tale indirizzo non risponde alle sue inclinazioni e alla fine del quarto anno lascia la scuola, volgendosi a ciò che più la appassiona. Ha altri interessi, ama leggere, soprattutto libri di fantascienza, ma cantare è ciò a cui si dedica con più slancio e passione. Si esibisce già a scuola, su richiesta dei compagni, nei momenti di ricreazione. 

Ma la sua carriera inizia in Versilia, negli anni del boom economico, quando arrivano talenti del calibro di Adriano Celentano, Bobby Solo, Little Tony e Gianni Morandi. In Versilia, sul palco della famosa Bussola sale una giovanissima cremonese che inizia a cantare ed incantare. E' il 1958. Quella serata sara' per Mina il trampolino di lancio verso una carriera di successi fatta di canzoni ma anche conduzioni di serate televisive. La sua voce viene subito notata dal discografico Matalon, della Italdisc, che la ingaggia per tre anni e le fa incidere i primi 45 giri, e la porta a Sanremo nel 1960 con il brano "E' vero". Uno dietro l'altro ecco i successi con "Cielo in una stanza", "Mille bolle blu", "Citta' vuota", "E' l'uomo per me". Il Paese canta con Mina, le copertine sui settimanali di costume e gossip si sprecano. E il gossip fa pero' anche la sua parte cattiva, perche' Mina e' sempre sotto osservazione, si perde quasi il conto dei flirt che le vengono attribuiti e le amarezze per l'artista non mancano.  Una grande storia d'amore c'e' pero', e' quella con l'attore Corrado Pani, che era sposato, e l'Italia bacchettona di quei tempi questo non lo perdona a Mina. Specie perche' arriva anche un figlio, Massimiliano. All'artista vengono chiuse in faccia le porte della tv, la stampa scritta non e' da meno nel metterla all'indice. Forse comincia allora a prendere forma in Mina l'idea che prima o poi deve lasciare l'Italia. Nel frattempo la sua grande voce fa giustizia delle critiche, e arrivano canzoni come "Grande, grande, grande", "E poi...", "Parole, parole", "Insieme", "Amor mio" e "Io e te da soli". Per non dire di 'Se telefonando', testo di Maurizio Costanzo e diventato un grande successo nel 1966, un brano ancora oggi riproposto come cover e non a caso all'ultimo Festival di Sanremo - riproposto da Nek - ha vinto nella serata dedicata alle cover.

Mina e' famosa anche in America, e Frank Sinatra non nega che la vorrebbe con se' sul palco. Sul piccolo schermo e' la protagonista di programmi che fanno ascolti notevoli e sono un appuntamento imperdibile per gli italiani: "Canzonissima", "Studio Uno" e "Teatro 10", affiancando figure artistiche di spessore come Walter Chiari, Johnny Dorelli, Alberto Lupo, Don Lurio e Raffaella Carra', con cui nel 1974 conduce "Milleluci". La sigla finale di quel varieta' e' "Non gioco piu'", e solo a cose fatte ci sara' chi dira' che forse quella sigla era il suo messaggio criptico per annunciare l'addio alle scene. Ci sara' si' una serata nel 1978 ancora alla Bussola, dove tutto era partito, ma ormai Mina ha scelto di far calare il sipario. La sua voce si', quella ancora c'e' e viene proposta, quella storia continua, mentre la tv ormai non piu'. Anche se in tantissimi sperano non sia cosi', e tra gli artisti - a cominciare da Celentano - c'e' sempre chi torna alla carica perche' quella magia ci sia ancora. 

 

GLI AUGURI DI CELENTANO -  "Cara Mina. Lo so, dopo i vent`anni, se c`è una cosa che ci fa arrabbiare, è quando tutti si affannano a farci gli auguri il giorno del nostro compleanno. Lo fanno apposta. Come dire: "E adesso?". E adesso è proprio questo che dovrete scoprire... Comunque Auguri piccola! TU ed io siamo LE migliori". Questi gli auguri che Adriano Celentano ha voluto fare a Mina che oggi compie 75 anni. Gli auguri sono fatti sul blog del cantante e lasciano presagire ua nuova collaborazione a 17 anni da Mina Celentano, l'album del 1998 con dieci canzoni d'amore.