Allarme meningite a Crema, un uomo ricoverato nel reparto infettivi

L'uomo era appena sceso a Orio da un volo proveniente da Maiorca. Passeggeri sottoposti a profilassi

Un ospedale

Un ospedale

Crema, 30 luglio 2014 - “Dottore, sto male, potrebbe essere meningite”. E il paziente, un cremasco di 40 anni, viene subito ricoverato nel reparto infettivi. Ma non finisce lì, perché quando si apprende che l'uomo è tornato a casa dalle Baleari, dopo un primo ricovero nell'ospedale dell'isola di Minorca e nonostante il sospetto molto forte che avesse contratto la micidiale malattia, la metà dei passeggeri che ha fatto il volo di ritorno da Palma di Maiorca a Orio al Serio è stata fermata e sottoposta ad analisi mediche. Per scongiurare il pericolo che avessero contratto la malattia e che potessero andare liberi di contagiare il prossimo.

L'episodio, inquietante, è successo nei giorni scorsi. Un cremasco in vacanza sull'isola di Minorca si sente male. Mal di testa fortissimo, problemi a piegare il capo, nausea e febbre. Il tutto non passa col trascorrere della vacanza, anzi si aggrava tanto che l'uomo, sentito un medico locale, va all'ospedale della città insulare, dove pare lo sottopongano ad alcuni esami e vogliano trattenerlo. Ma lui non ci sta anche perché ha un aereo prenotato per rientrare in Italia e quindi si fa dimettere e parte per l'Italia.

Tuttavia, il viaggio di ritorno, sia pure di breve durata, meno di due ore, è per lui un incubo, in quanto preda ai forti dolori alla testa tanto che, una volta atterrato, decide di andare al pronto soccorso dove i medici, sentiti i sintomi, lo blindano immediatamente nel reparto malattie infettive. Di più, perché la meningite, malattia potenzialmente mortale, è contagiosa.

A quel punto si dirama una ricerca per vedere chi ha viaggiato con il cremasco e, avuto l'elenco dei passeggeri diviso per posti assegnati, si invitano a sottoporsi a profilassi anti meningite una ventina di persone che hanno viaggiato nei dintorni del posto del cremasco. Nella speranza che nessuno sia rimasto infettato, perché in questo caso sarà necessario effettuare ricerche anche sulle persone frequentate dall'eventuale contagiato.