Rubano rame in pieno giorno. Due ladri arrestati e già liberati

Pandino, la coppia di 20enni denunciata della ditta vicina di Pier Giorgio Ruggeri

Rame rubato dai ladri

Rame rubato dai ladri

Pandino, 25 aprile 2015 - Ladri di rame in azione in pieno giorno, ma sono stati visti dai dipendenti dell’azienda vicina che hanno subito chiamato i carabinieri. Dopo una notte in guardina, niente processo per direttissima ma liberazione diretta, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. L’avventura di due ladri di rame, uno italiano di 21 anni, incensurato, l’altro ucraino di 22 anni, con un precedente per reati contro il patrimonio, entrambi disoccupati e residenti a Crema, comincia giovedì mattina, quando i due, probabilmente dopo alcuni sopralluoghi, decidono di entrare in azione. Vanno a Pandino ed entrano, forzando un cancello, in un’azienda della zona industriale. La ditta è dismessa da una decina di anni, ma è stata acquistata dalla Degussa, che sta proprio di fianco a quel capannone e i cui numerosi operai si muovono sia all’interno della fabbrica sia all’esterno.

Da qui notano dei movimenti strani: due persone intente a trafficare nella centralina elettrica, da tempo senza corrente perché disattivata, che di tanto in tanto escono con delle barre di rame in mano, accumulate nel cortile: tutto questo alla luce del sole. Gli operai si insospettiscono perché i due non sono dipendenti dell’azienda proprietaria né sono stati incaricati dalla stessa di effettuare dei lavori. Quindi, si tratta di persone che stanno prendendo il rame abusivamente. Una telefonata alla stazione dei carabinieri del paese porta sul posto una volante di Pandino e una del nucleo radiomobile che, in breve, fermano i due, li portano in caserma e li arrestano per tentato furto aggravato.

Dopo aver eseguito tutte le operazioni richieste, i due vengono messi in guardina dove trascorrono la notte. Ieri mattina gli arrestati si preparano a essere giudicati per direttissima nel tribunale di Cremona, ma un po’ a sorpresa, il pm Francesco Messina decide di convalidare l’arresto, ma di non procedere con il processo per direttissima. A quel punto il pm ordina di liberare i due arrestati che potranno attendere il procedimento stando a casa loro, sempre che non ricadano nella tentazione di andare ad «alleggerire» qualche altra azienda.