Ladri di biciclette scatenati: 15 furti in un solo giorno

Romanengo, appare un pulmino che le carica. Si dice arrivi da Lodi

Ladri di biciclette (foto d'archivio)

Ladri di biciclette (foto d'archivio)

Romanengo, 22 giugno 2016 - Tre al giorno, quindici in un giorno solo. Sono due numeri emblematici che danno la dimensione, sempre più grande, del fenomeno del furto di bicicletta. Difficile da quantificare, sembra che uno su due non vada a denunciare il furto, difficile da contenere, i ladri di biciclette acciuffati in un anno si possono contare sulla punta delle dita di una mano. Negli ultimi tempi, tuttavia, il fenomeno si sta acuendo, con sfumature innovative. A Romanengo, per esempio, nei giorni scorsi è comparso il mitico pulmino che rapisce le biciclette, una sorta di vascello fantasma che appare dalle nebbie. Fatto è che questo pulmino, che si dice arrivi da Lodi e torni da quelle parti dove le bici vengono vendute nei mercati, su internet e agli angoli delle strade, la scorsa settimana sarebbe apparso in paese. Quel che è certo che in un sol giorno sono sparite una quindicina di biciclette. Ma non è finita, perché la frontiera del furto di bici si è spinta anche più in là. Infatti, a più di una persona è stata cambiata la bicicletta, nel senso che il suo veicolo nuovo è stato sostituito da uno vecchio. Il proprietario sfoggiava la sua bici nuova, la parcheggiava e la chiudeva con tutto il possibile e quando tornava a prenderla trovava al suo posto un ferrovecchio.

Il fenomeno dei furti sta toccando vette eccelse. A Crema in piazza del Duomo, sotto i portici cinquecenteschi esistono le rastrelliere dove è possibile appoggiare le bici. E sulle colonne insistono alcune telecamere. Peccato che lì si rubino parecchie biciclette senza possibilità che il ladro venga riconosciuto. Mascherato? No, telecamere fuori uso. E lo scorso anno arrivò alla ribalta il parcheggio della piscina comunale, vero supermercato del furto della bicicletta con un centinaio di furti segnalati nell’arco di una stagione. Quest’anno si è provveduto a monitorare il parcheggio con una task force volontaria fatta da persone che arrivano dalla Caritas.