Rivolta, fulmine incendia una cascina: salvati tutti gli animali della stalla

Rivolta d’Adda, è il secondo episodio in due mesi nella zona

Incendio a Rivolta d'Adda

Incendio a Rivolta d'Adda

Rivolta d'Adda, 29 luglio 2016 - Un altro fulmine ha mandato a fuoco una cascina, come già capitato il mese scorso a Cremosano e lo scorso anno a Chieve. A farne le spese, la cascina Sant’Ambrogio che ha avuto una stalla di due piani per circa 250 metri quadrati distrutta dalle fiamme e solo grazie al pronto intervento di ben tre squadre di vigili del fuoco gli animali si sono messi in salvo e i danni, che possono ammontare a 25mila euro, sono stati circoscritti. Erano le 22 quando sul Cremasco si scatena l’inferno. Tuoni e fulmini e poi un tremendo acquazzone che ha investito la zona, partendo da Nord-Ovest. Primi a farne le spese sono stati i paesi di quella fascia. A Rivolta d’Adda una valanga di fulmini. Alle 22.30 una saetta ha colpito il tetto di una stalla a due piani dove nella parte superiore erano stipate masserizie.

Dal tetto colpito si è sprigionata una fiammata e, nonostante la pioggia battente, la costruzione ha preso fuoco. Immediatamente è stato lanciato l’allarme da parte degli abitanti della cascina Sant’Ambrogio. Nella palazzina a fuoco sono ricoverati al piano terra, gli animali della fattoria, cioè numerosi conigli e un paio di maiali che hanno rischiato di bruciare. Per fortuna qualcuno ha aperto le porte nell’attesa, breve, che da Treviglio arrivi la prima squadra di vigili del fuoco alla quale fa seguito una squadra da Cremona e una da Crema. La lotta contro le fiamme si è protratta per almeno tre ore. Alla fine, l’edificio ha presentato molti danni ed è stata necessaria una perizia per verificare se qualcosa si potrà salvare. Mentre i pompieri erano impegnati alla cascina Sant’Ambrogio, è arrivato un secondo allarme fulmini, sempre da Rivolta d’Adda, stavolta dalla cascina San Giacomo.

Lì un fulmine ha colpito un serbatoio interrato all’interno del quale viene pompato il gas. La struttura appariva crepata e c’era pericolo che il gas uscisse. L’intervento dei vigili del fuoco di Crema ha permesso di mettere in sicurezza il serbatoio. Continuano dunque a provocare danni i fulmini nel Cremasco. Nell’ultimo periodo è divampato anche un incendio all’allevamento di Cremosano, un capannone è stato distrutto per 200mila euro di danni, un fienile all’aperto è andato fuoco. E poi una donna ferita da schegge di un cedro in piazzale Rimembranze e il cavo della corrente elettrica a Crema Nuova, saltato per circa due chilometri perché colpito da una saetta, che aveva provocato il ferimento di un passante, due anni fa.