Immigrato diventa regolare e cambia lavoro, da badante a pusher: arrestato

L'uomo, 31enne marocchino, ha ottenuto il permesso di soggiorno. Tuttavia ha deciso di lasciare il vecchio lavoro di badante per mettersi nel lucroso traffico di hashish. Vantava 50 clienti ma ora è stato fermato di Daniele Rescaglio

Spaccio di hashish (Foto di repertorio Germogli)

Spaccio di hashish (Foto di repertorio Germogli)

Casalbuttano, 4 marzo 2015 - Un chilo di hashish alla settimana piazzato sul mercato, oltre cinquanta clienti e una professione insospettabile: badante. Era un business importante quello gestito da E.J. 31enne di nazionalità marocchina arrestato questa mattina dai carabinieri di Casalbuttano in collaborazione con gli uomini della compagnia di Cremona guidata dal capitano Livio Propato . L’uomo, che nel 2012 aveva svolto la professione di badante presso una famiglia di Soncino, subito dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, aveva abbandonato la professione per dedicarsi, con la connivenza di alcuni connazionali, al traffico di stupefacenti.

L’area di incidenza era quella del nord ovest cremonese, tra i comuni di Soresina, Annicco, Castelleone, Soncino e Paderno Ponchielli. Le indagini sono state avviate dai carabinieri a febbraio 2014 a seguito del ritrovamento indosso ad un egiziano di hashish. A seguito degli innumerevoli riscontri e dell’analisi dei contatti con i clienti stabili, di età variabile dai 18 ai 50 anni, si riusciva a valutare l’importanza dell’entità dell’attività illecita gestita dal nord africano che nel suo “portafogli” vantava circa 50 assuntori.

La droga ceduta era nell’ordine di circa un chilo di hashish a settimana a dosi in favore di consumatori che venivano poi segnalati alla Prefettura di Cremona. L’attività investigativa, con il coordinamento della Procura di Cremona da parte del pm Fabio Saponara, ha permesso di raccogliere testimonianze dirette dagli assuntori ed univoche che inchiodavano E.J. alle responsabilità in ordine allo spaccio continuato di sostanza stupefacente. Il gip del Tribunale di Cremona, di fronte all’importante quadro accusatorio raccolto, ha disposto l’emissione della misura cautelare in carcere. Questa mattina il blitz in una casa a Soresina dove l’extracomunitario si era nascosto presso connazionali, avendo dal mese di dicembre 2012 abbandonato il luogo di residenza nel comune di Soncino dove erano in corso le procedure per la cancellazione dall’anagrafe per irreperibilità. L’uomo al termine delle formalità di rito è stato associato alla Casa Circondariale di Cremona.