Raffica di furti: sgominata la banda che agiva nel Cremonese

Otto gli arrestati, fra loro anche una trentenne originaria di Crema, ma residente da tempo nel Piacentino. E sono 19 i denunciati a piede libero. Tutti, a vario titolo, devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti

Furto in villa (immagine di repertorio)

Furto in villa (immagine di repertorio)

Cremona, 28 ottobre 2014 - Piu’ di venti furti accertati, compreso quello alla casa di riposo di Soresina e altrettanti ancora al vaglio degli inquirent. Il gruppo criminale sgominato dai carabinieri di Piacenza, denominato la "banda del grimaldello" aveva scelto la provincia di Cremona per mettere a segno i suoi colpi. Otto gli arrestati, fra loro anche una trentenne originaria di Crema, ma residente da tempo nel Piacentino. E sono 19 i denunciati a piede libero. Tutti, a vario titolo, devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti.

La banda era composta da italiani, le menti, e da bulgari e albanesi, la manovalanza. Tutti, comunque, sono personaggi di uno spiccato livello criminale, che non si muovevano se non per incursioni capaci di garantire un bottino consistente e che potevano contare su basisti capaci di fornire informazioni, ad esempio, sulla presenza di una cassaforte o del sistema di allarme. Esattamente com’e’ accaduto a Cremona. I malviventi si spostavano a bordo di piu’ automobili e, utilizzando tecniche militari per eludere i sistemi di sorveglianza e fuggire, entravano nelle residenze sempre, almeno, in due. La pianificazione era quasi scientifica e ognuno aveva un ruolo ben definito