Scoperti due falsi ciechi, denunciati anche cinque medici

Per l'Inps erano ciechi parziali o addirittura totali. Eppure, dai pedinamenti non è risultato nulla di tutto ciò: guidavano e usavano il cellulare. La Procura ha richiesto il recupero delle somme indebitamente percepite: quasi 18mila euro e oltre 27mila

Falsi Ciechi

Falsi Ciechi

Cremona, 1 aprile 2015 - Scoperti nuovi falsi invalidi nel Cremonese. Per l’Inps erano ciechi parziali o addirittura totali ma a guardarli mentre si muovono per le vie cittadine non si sarebbe proprio detto. E così G.T., un ex dipendente delle ferrovie e F.T.M., un geometra in pensione, entrambi classe 1943 e residenti in provincia di Cremona, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cremona. Insieme a loro sono stati segnalati anche cinque medici che nel tempo hanno certificato le false e gravi invalidità, con un danno complessivo per l’Inps di 45mila euro.

Tutto comincia due anni fa quando i finanzieri del Comando Provinciale raccolgono informazioni su tutti i percettori di pensioni di invalidità (circa 700) e le incrociano con gli elenchi degli iscritti all’Unione Provinciale Ciechi, con quelli che non avevano la patente di guida o che avevano conferito la delega per il ritiro della pensione. Dopo un lungo lavoro di analisi ci si accorge che alcuni di loro presentano alcune incongruenze. I finanzieri della Compagnia di Cremona cominciano a seguirli e a pedinarli nei loro comportamenti quotidiani e scoprono così che G. T., “cieco parziale ventesimista” (cioè con un visus di 0,5/10), non porta assolutamente occhiali da vista e guida senza problemi sia un ciclomotore che una minicar lungo le strade cittadine e di campagna. La certezza della irregolarità viene quando i finanzieri bussano alla sua porta e, con la scusa di essere lì per il figlio, gliene chiedono il numero di telefono. G.T., senza alcun difficoltà e sempre senza occhiali, apre il suo piccolo cellulare, scorre la rubrica e detta ai militari il numero di telefono del figlio. Ancora più sorprendente la vicenda del “cieco totale” F.T.M. che, nonostante questo grave handicap, passeggia senza difficoltà alcuna per le strade del paese utilizzando il bastone bianco, tipico di questi portatori di handicap, solo come appoggio e non certo per individuare gli ostacoli; riconosce a distanza le persone e, anche lui senza occhiali, attraversa la strada con totale padronanza.

A questo punto i finanzieri cercano di capire come sia stato possibile che G.T. e F.T.M. abbiano ottenuto il riconoscimento delle invalidità e le connesse indennità mensili (rispettivamente 260 euro e 850 euro). La Procura della Repubblica ha richiesto il recupero delle somme indebitamente percepite da F.T.M. (quasi 18mila euro dal 2010) e da G.T. (oltre 27mila dal 1997). All’Inps la  Guardia di Finanza ha inoltrato la richiesta di blocco immediato dell’erogazione delle pensioni di invalidità.