Ultraleggero precipitato in volo: l'ultimo atto è l'autopsia

Il difficile compito dei periti sui resti dei due cadaveri

I resti del velivolo

I resti del velivolo

Dovera (Milano), 19 aprile 2017 -Verrà eseguita oggi, al più tardi domani l’autopsia sui cadaveri dei due giovani precipitati con il loro ultraleggero venerdì vicino a Dovera. Il magistrato ha conferito l’incarico al perito solo ieri, causa festività pasquali. Non era stato possibile reperire gli incaricati nella giornata di sabato e quindi l’affidamento è slittato a ieri. Compito difficile quello dei periti in quanto dei corpi di Nicola Beretta, 17 anni di Osnago e di Rodolfo Frigerio, 27 anni istruttore di volo milanese purtroppo è rimasto ben poco.

L’ultraleggero quando ha toccato terra ha preso fuoco ed è bruciato per almeno mezz’ora prima di essere spento. Le fiamme hanno interessato la parte anteriore, dove c’è il motore, le ali, dove ci sono i serbatoi della benzina e la carlinga, dove stavano di due passeggeri e quindi hanno fatto scempio dei due corpi.

Il magistrato incaricato delle indagini, Ignazio Labbadessa, vuole conoscere le cause che hanno provocato la morte dei due passeggeri anche se, visto che l’aereo è caduto da un’altezza di circa 50 metri ed è piombato a terra di schianto, sembra acclarato che il decesso sia da attribuire allo schianto e non alle fiamme. Sempre il magistrato ha anche nominato un perito che accerti i motivi dell’incidente e che verifichi se lo stesso è da attribuire a un guasto meccanico del motore o a un errore tecnico. C’è da dire che la prima ipotesi pare la più probabile, sentiti i pochi testimoni della tragedia che hanno udito il rumore di un fuori giri e visto del fumo uscire probabilmente dal motore. Nel frattempo a Osnago, paese natale del 17enne Nicola Beretta, nella parrocchia si attende il ritorno della salma e il parroco don Costantino Prina sta preparando le esequie.