Treno deragliato, dieci sindaci cremaschi diffidano Rfi e Trenord

Chieste garanzie sui piani di manutenzione e sulla sicurezza dei convogli della linea Cremona-Treviglio

Treno deragliato a Pioltello

Treno deragliato a Pioltello

Crema (Cremona), 17 febbraio 2018 - "Entro 30 giorni, a partire da oggi, vogliamo sapere da Trenord e Rete ferroviaria italiana i piani di manutenzione ordinaria e straordinaria della linea cremasca e avere precise garanzie sulla sicurezza dei convogli e della tratta. In mancanza chiederemo ai prefetti di Bergamo e Cremona, nel rispetto delle loro competenze, di adottare con urgenza le misure più idonee a garantire la sicurezza e l'incolumità degli utenti ferroviari della linea Cremona-Treviglio".

Questo il contenuto della diffida nei confronti delle due società sottoscritta oggi dai dieci sindaci dei Comuni della linea che collega Cremona con Crema e Treviglio: Cremona, Olmeneta, Casalbuttano, Soresina, Castelleone, Madignano, Crema, Casaletto Vaprio, Capralba e Caravaggio. In rappresentanza dell'area omogenea cremasca ha firmato la lettera il presidente Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano. La riunione, convocata dal primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi, ha visto la partecipazione anche del Comitato pendolari cremaschi. La memoria di tutti i presenti al vertice è andata alla tragica mattina del 25 gennaio scorso quando, per il deragliamento del diretto 10452 da Cremona per Milano, avvenuto all'altezza di Pioltello, persero la vita tre passeggere. Un ultimatum vero e proprio, dunque, nei confronti di Trenord, società che gestisce il materiale rotabile, ovvero carrozze e locomotori, e Rfi, che ha invece la responsabilità su binari, scambi, passaggi a livello e sistemi che regolano la circolazione dei treni. La lettera di diffida è stata inviata anche al ministero dei Trasporti, alla Regione e all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, oltre che all'attenzione dei prefetti.