Rifiuti, affare da 150 milioni di euro ma la gara ancora non riesce a partire

Crema, da due anni i vertici di Scrp cercano di metterla in piedi

Raccolta dei rifiuti

Raccolta dei rifiuti

Crema (Cremona), 20 settembre 2016 - La domanda è: come se ne esce? La risposta, per una decina di sindaci è: azzeriamo tutto. Stiamo parlando della gara per aggiudicare l’appalto dei rifiuti. Da due anni i vertici di Scrp (Società reti e patrimonio) di proprietà, in percentuali diverse, dei 48 Comuni del Cremasco, sta remando in acque troppe pericolose per cercare di mettere nero su bianco e lanciare la gara che aggiudicherà un appalto da Superenalotto: 150 milioni di euro in dieci anni a chi gestirà la raccolta dei rifiuti nel cremasco. Solo che dopo due anni, dopo 100 mila euro spesi in consulenze, dopo un rinnovo del consiglio che costa ai Comuni 55.500 euro l’anno, il risultato a cui si è arrivati lascia per lo meno perplessi e ha portato una decina di Comuni a considerare l’opportunità di non partecipare alla gara. Le motivazioni diventano sempre di più e più importanti. La famosa gara sembra pronta. Per lo meno, è stata stilato un regolamento, un’ottantina di pagine che devono passare al vaglio degli amministratori.

Ma gli stessi non possono portarlo in Consiglio comunale perché sempre a loro è stato consegnato un riassunto di sole due pagine. Come si fa a votare il regolamento, 78 pagine, conoscendone solo due? Semplice, dicono da Scrp, basta venire in sede e prendere visione di tutto. Dietro giuramento di non divulgarlo. E se quando si va in consiglio comunale per la votazione qualcuno fa domande, come ci si deve comportare? Silenzio. È possibile votare il riassunto ed essere responsabili dell’intero pacchetto? Silenzio. A questo punto più di un sindaco si sta spazientendo e, quando ci sono di mezzo un sacco di soldi e anche qualche aspetto legale, non si può andare a spanne. Di qui la richiesta, che arriva dal primo cittadino di Casale Cremasco, Antonio Grassi, di azzeramento della società: in questo modo non serve, proposta che sta trovando consensi. Cambiare per sopravvivere o sparire. In ballo, 150 milioni di euro in rifiuti.