Rave party sull’Oglio a Soncino, la maratona finisce con una denuncia

E’ finita con circa 310 identificati e una denuncia al momento contro ignoti

Un rave party (foto d'archivio)

Un rave party (foto d'archivio)

Soncino, 15 agosto 2017 - Se ne sono andati senza provocare incidenti di sorta, anche se sono rimasti lungo l’Oglio per due notti e un giorno, suonando la loro musica a tutto volume sotto gli occhi attenti di una trentina di agenti delle forze dell’ordine di Soncino e delle stazioni limitrofe. E’ finita con circa 310 identificati e una denuncia al momento contro anonimi, ma che ben presto sarà correlata con nomi e cognomi, per invasione di terreni, l’avventura di queste persone che, come le api dietro alla regina, arrivano in gruppo per mettere in piedi le loro feste, avvertiti poche ore prima tramite whatsapp e pronte a partire in ogni momento verso destinazioni rivelate solo all’ultimo per depistare chi vuole impedire i rave party. Stavolta il punto di ritrovo era Soncino. Sabato sera, con il favore delle tenebre, nei pressi del parco del Tinazzo, alla periferia di Soncino, lungo la strada che porta a Torre Pallavicina, improvvisamente sono arrivate decine di mezzi con a bordo ragazzi e ragazze, ma anche impianti per la musica, generi alimentari e anche altro.

Il tutto è stato portato all’interno del parco dell’Oglio, su un terreno che appartiene a un privato, a sei chilometri dal centro abitato. E, dopo mezzanotte, è cominciato il party, con musica a palla che arrivava tranquillamente nel borgo. Le prime telefonate di persone che si chiedevano che cosa succedesse sono arrivate al 112 intorno all’1.30 e verso le tre una trentina di uomini in divisa, tra carabinieri, polizia, vigili, sono andati a chiedere ragione al grosso gruppo di festaioli. Con grande calma i carabinieri hanno controllato a uno a uno i presenti, identificandoli tutti. Quindi, tutti i mezzi parcheggiati lungo la strada e un po’ dove capitava sono stati fotografati e le targhe analizzate. C’è stata anche una trattativa con quelli che sembravano essere gli organizzatori, perché è stato fatto loro presente che il terreno sul quale si erano accampati era di proprietà privata e che sarebbe stata cosa saggia smontare tutto e andarsene. Parole al vento perché, mentre qualcuno effettivamente se ne andava già la mattina di domenica, il grosso del gruppo è rimasto in loco fino a notte fonda per poi smontare e andarsene. Delle persone identificate, una trentina erano straniere, provenienti da Francia, Svizzera, Germania, Austria e anche Polonia e il resto era residente nel nord Italia. L'età media prevalente vedeva partecipanti dai 20 ai 30 anni. Ieri al comando della caserma di Soncino si è presentato il proprietario del fondo per stilare una denuncia contro ignoti per invasione di terreni e ma già in settimana la denuncia contro ignoti sarà completata con i nomi delle persone ritenute responsabili.