"Sei posseduta da forze maligne": coppia tenta di "purificare" la figlia

Spino d’Adda, tredicenne allontanata da casa. È in un alloggio protetto

 Della vicenda se ne stanno occupando i militari dell’Arma  di Pandino e la giovane è stata affidata temporaneamente ai servizi sociali

Della vicenda se ne stanno occupando i militari dell’Arma di Pandino e la giovane è stata affidata temporaneamente ai servizi sociali

Spino d'Adda (Cremona), 25 settembre 2016 - Delicatissimo caso nelle mani dei servizi sociali che devono valutare le dichiarazioni di una tredicenne di Spino d’Adda la quale ha raccontato che la mamma e il suo compagno la sottopongono a riti di purificazione perchè la ritengono posseduta da oscure forze maligne. Del fatto sono avvertiti anche i carabinieri di Pandino che stanno svolgendo indagini. Al momento la giovane, che ha 13 anni, è stata allontanata da casa e messa in un alloggio protetto, anche se si fa sapere che il provvedimento è da considerarsi transitorio.

Il caso è di qualche giorno addietro, quando la tredicenne si sarebbe presentata ai carabinieri di Pandino per raccontare quel che le succedeva. Nella sua famiglia la mamma e il suo compagno appartengono a una setta che ha risvolti animistici e forse cristiani. I due sembrerebbero molto devoti ai dettami della nuova religione e questo ha fatto rivolgere la loro attenzione alla giovinetta la quale, a quanto pare, non è entusiasta del nuovo slancio religioso della madre. Tutto questo ha provocato alcune discussioni, probabilmente non proprio pacate, tanto che la mamma e il suo compagno si sarebbero convinti che la giovane stenta a ubbidire ai dettami della setta religiosa perché in lei alberga uno spirito che vuole farla allontanare dalla famiglia e dalla fede.

Quindi, i parenti hanno deciso di sottoporre la giovinetta a riti di purificazione. Nulla a che vedere con sedute woodoo e neppure con esorcismi i quali, lo ricordiamo, possono essere praticati esclusivamente da un religioso appositamente incaricato dal vescovo della diocesi d’appartenenza, in questo caso, Lodi. Sembra però che i riti ai quali la ragazzina sia stata sottoposta o ai quali la mamma vorrebbe sottoporla, a base di incenso e altre essenze da bruciare sull’altare del loro dio e che sarebbero gradite al cielo e all’anima ma sgradite all’eventuale presenza diabolica, non siano di interesse per la giovane (e qui i parenti vedono la presenza del maligno), tanto che a un certo punto la ragazza, per sottrarsi a tutto questo, si sarebbe decisa a rivolgersi ai carabinieri.

Situazione molto delicata che potrebbe portare a una denuncia di maltrattamenti in famiglia e sottrazione del minore nei confronti della madre, sempre che i militari verifichino che le cose stiano effettivamente come raccontato dalla ragazza. Perché non è da escludere che dietro la fuga della giovane si nasconda qualcosa di diametralmente diverso. In ogni caso, per evitare problemi ed eventuali incidenti, la tredicenne è stata affidata ai servizi sociali e indirizzata verso una casa protetta nella quale né la madre né i parenti al momento possono vederla o raggiungerla. Quando le indagini saranno terminate, verranno presi i provvedimenti del caso.