Niente presepe al cimitero, l'assessore regionale: "Così si offende la comunità cristiana"

L'assessore Cappellini: "Il parroco faccia mea culpa e ci ripensi, come si può pensare che la Natività dia fastidio a qualcuno?"

Cristina Cappellini

Cristina Cappellini

Cremona, 9 dicembre 2016 - Niente Natività al cimitero per non offendere credo religiosi diversi. Una scelta che sarebbe evidentemente stata destinata a far discutere e che effettivamente sta suscitando non poche polemiche. "Mi auguro che il parroco ci ripensi e che si scusi con la comunità perché il motivo non può essere la mancanza di rispetto che il presepe comporterebbe verso i fedeli di altre religioni e gli atei" ha tuonato Cristina Cappellini, assessore alle Culture, identità e autonomie di Regione Lombardia. Nella bufera è finita non tanto la decisione di non installare il presepe al cimitero, quanto la motivazione.

"Devo e voglio rispettare la sensibilità di chi non la pensa come noi dal punto di vista religioso. Mi riferisco agli islamici, agli indiani, ma anche agli atei" aveva spiegato don Sante Braggiè, il parroco. Proprio questa vicinanza alle convinzioni altrui è stata ritenuta poco consona da alcune figure, prima fra tutte proprio da quella dell'assessore regionale. "Mi sento di chiedere a don Braggiè di riflettere sull'offesa che egli stesso ha rivolto con il suo atteggiamento al presepe e a tutta la comunità cristiana: come può un parroco anche solo pensare che la Natività possa dare fastidio a qualcuno? Credo che si possa sentire più offeso un cristiano da simili parole che un musulmano, un indiano o un ateo dalla presenza di un presepe in un cimitero cittadino, che è un cimitero cristiano. Ci ripensi, don Sante, e faccia mea culpa"