Il pony express? È un robot. Ora alle consegne pensa lui/ VIDEO

Yape debutta a Cremona: gioiello di intelligenza artificiale

Yape

Yape

Cremona, 6 ottobre 2017 - All'ombra del Torrazzo arriva il primo pony express cibernetico. Si chiama Yape e presto comincerà a girare per le strade del centro di Cremona per consegnare e ritirare pacchi. È stato presentato ieri a Cremona Yape, che sta per «Your Autonomous Pony Express», il robot di ridotte dimensioni che viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi.

Grazie a sensori e videocamere è in grado di muoversi su marciapiedi e piste ciclabili per consegnare pacchi fino a 70 chili. Un dispositivo realizzato interamente in Italia da e-Novia, la «Fabbrica di Imprese» milanese che l’ha progettato con il suo team di ingegneri. Da oggi  e fino a Natale Yape sarà messo alla prova sul campo, per le strade e le viuzze del centro della città di Stradivari, superando tutte le prove di delivery che porteranno il pony express cibernetico a completare in estrema sicurezza il proprio percorso di guida autonoma. La sperimentazione, avviata grazie ad un’apposita delibera della Giunta comunale e alla collaborazione della polizia municipale, porterà nei prossimi mesi Yape ad avviare servizi di consegna a supporto del commercio in centro storico riducendo le emissioni di anidride carbonica. Grazie alla sua intelligenza artificiale il piccolo robot è in grado di calcolare i percorsi più veloci in tempi rapidissimi, muovendosi in autonomia e senza inquinare. «La struttura su due ruote autobilanciate e le abilità di self driving di Yape consentono al veicolo una elevata mobilità negli attuali contesti urbani – spiega Vincenzo Russi, di e-Novia –. Sono necessarie capacità di adattamento al traffico e ai flussi cittadini». Il robot è adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari, con un’autonomia di circa ottanta chilometri. Il pony express elettronico evita gli ostacoli grazie a una rappresentazione digitale aumentata dello spazio urbano: sfruttando sia i propri sensori, videocamere e laser, sia l’interazione con i sensori installati in città, genera una mappa virtuale che permette di evitare buche, cantieri. «Cremona è prima città di sperimentazione di un progetto che andrà nel mondo – ha commentato il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti –. E lo è in virtù del know how, della lungimiranza e della vivacità del Polo Tecnologico».