Pandino, il Comune condannato a risarcire una dipendente bistrattata

Giovanna Sonzogni si rifiutò di insabbiare una violenza sessuale

Avvocati riuniti in un’aula di tribunale durante un processo

Avvocati riuniti in un’aula di tribunale durante un processo

Pandino (Cremona), 18 febbraio 2017 - Il Comune di Pandino è stato condannato a rifondere i danni alla sua assistente sociale, Giovanna Sonzogni, osteggiata sul lavoro e sollevata dall’incarico. La sentenza, emessa dal giudice del lavoro di Cremona, Antonia Gradi, parla di una rifusione da parte del Comune alla dipendente di 31.556 euro per danno non patrimoniale e di 5.000 euro come rimborso spese forfettario. La vicenda solo in parte verte intorno alla volontà del Comune di sostituire una dipendente che aveva avuto l’incarico di responsabile d’area per quanto riguarda i servizi sociali e per sette non solo a Pandino, ma anche nell’ambito del piano di zona. La dipendente aveva un brutto rapporto con l’assessore ai Servizi sociali che assume l’incarico nel 2005. Il culmine si verifica nel 2009, quando il figlio di un personaggio politico del paese viene accusato di violenza sessuale nei confronti di un coetaneo portatore di handicap. Entrambi hanno età minore di 14 anni. L’assessore chiede alla Sonzogni di non inoltrare il rapporto al Tribunale dei minori di Brescia, richiesta alla quale la Sonzogni non ottempera.

Con l’arrivo del nuovo sindaco viene comunicato alla dipendente che non sarà riconfermata nel suo incarico di responsabile, salvo poi prorogarla di un anno. La dipendente trascina il Comune in tribunale, vincendo la causa e ottenendo il risarcimento. I motivi occulti della vicenda non erano noti in paese e adesso, scoperta la verità, l’opposizione, per bocca del consigliere Francesco Vanazzi chiederà le dimissioni di tutta la Giunta, rea di aver fatto spendere alla comunità oltre 70mila euro per questo procedimento (vanno conteggiati anche gli emolumenti degli avvocati di parte) messo in piedi solo per nascondere un fatto molto grave che ha toccato la famiglia del noto politico del paese.