Marian, l’immigrato senza lavoro che toglie le erbacce dai marciapiedi

Tutte le mattine da Dovera arriva fino al cimitero di Pandino

Marian mentre ripulisce il manto stradale

Marian mentre ripulisce il manto stradale

Pandino (Cremona), 6 settembre 2017 - E un giorno, per dare un senso al tempo prima e per sistemare un po’ la zona dopo, Marian si è inventato un lavoro. Apprezzato da molti, immortalato da alcuni che hanno rilanciato la sua attività nel mondo Facebook. Ed è quello che è successo a Marian, ma con risvolti forse inattesi. Perché accanto a chi ha fatto scattare l’applauso incondizionato e gli ha allungato qualche euro, subito c’è stato chi il dito l’ha puntato contro l’amministrazione comunale, rea di trascurare tutto e tutti. Anche il cimitero.

Marian ha poco più di trent’anni, arriva da una delle repubbliche baltiche, parla poco italiano e la mattina prende la sua bicicletta e abbandona la sua dimora a Dovera per portarsi fino al cimitero di Pandino. Lo fa da qualche anno, sempre con la paura di essere allontanato, ma forse con la segreta speranza che un giorno qualcuno, invece di un euro gli offra una po’ di dignità in più: un lavoro. Perché non si può fare il mendicante a vita. Marian è forte e ha volontà, ma ha paura. Qui in Italia si sente fuori dal mondo, senza uno scopo nella vita. E così un giorno ha deciso di fare qualcosa. La strada che porta al cimitero è lunga. C’è un marciapiede che corre dal semaforo fino all’ingresso del camposanto e poi, via via fino al terminare del muro di cinta e un pezzo in là, fino alla strada vicinale. E in questa stagione arida di piogge le erbacce sono andate a nozze, crescendo rigogliose in ogni dove. Marian anche se il sole picchia ha cominciato a estirpare l’erba che cresce al bordo dei marciapiedi. La sua operazione dura parecchio, perché di erba ce n’è a volontà. Se poi si vuol considerare anche l’altro lato della strada dove, oltre la siepe, c’è un lunghissimo parcheggio destinato alle auto, ci sarebbe da lavorare per settimane e poi ricominciare. Perché qui il Comune sembra non passare mai. Marian adesso si meraviglia che la gente lo saluti con un sorriso, cosa che prima accadeva di rado. Forse il numero di chi gli regala una moneta è aumentato; forse riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena è diventato più facile. Ma Marian ha scatenato un polverone politico, con i cittadini che, dopo aver fotografato lui al lavoro, puntano l’obiettivo sulle tante zone del paese trascurate. Marian non lo sa, ma l’opposizione potrebbe ingaggiarlo per fargli ripulire un po’ il paese. Da questa amministrazione.