Ospedale, arrivano 2 milioni di euro: nuova Tac e nuovo Pronto soccorso

Crema, la Regione ha stanziato la somma per rinnovare i macchinari

Luigi Ablondi

Luigi Ablondi

Crema (Cremona), 6 maggio 2017 - Arrivano più di 2 milioni di euro. Lo dice la Regione Lombardia che ha stanziato i fondi per macchinari e migliorie. Lo ha reso noto il consigliere regionale Carlo Malvezzi, soddisfatto dell’arrivo del finanziamento. «La struttura ospedaliera di Crema si è vista assegnare, con una delibera di giunta approvata giovedì, risorse importanti per far crescere la qualità della propria offerta. Parliamo di un totale di 2.095.500 euro che consentiranno di proseguire il processo di ammodernamento delle apparecchiature». Soddisfatto anche il direttore generale dell’ospedale, Luigi Ablondi, che attendeva il finanziamento per suddividerlo a favore di settori strategici dell’ospedale maggiore.

«Il primo acquisto che porteremo a termine sarà la Tac. Da tempo stiamo attendendo di poter sostituire una delle due apparecchiature che abbiamo, in quanto a volte si presentano problemi che non permettono il suo utilizzo e continuare il lavoro con una sola Tac non è possibile». Come procedete? «Abbiamo individuato un’asta in Veneto dove sono a disposizione subito trenta apparecchiature. Se riuscissimo a entrare in questa gara potremmo avere la Tac già disponibile per fine giugno, primi di luglio». Quanto costa? «Il finanziamento parla di 550mila euro». E il resto lo mette l’ospedale. E per gli altri progetti? «Altre apparecchiature, per 300mila euro circa, verranno acquistate per il reparto di gastroenterologia, mentre circa metà del finanziamento andrà a supportare due progetti cardine».

Quali sono? «Il reparto di psichiatria, che verrà ristrutturato, ma soprattutto il pronto soccorso. Da tempo abbiamo intenzione di creare una stanza intermedia dove poter ricoverare i pazienti che arrivano al pronto soccorso e devono restare sotto osservazione. Anziché mandarli subito in reparto, possiamo tenerli in questa stanza per due o tre giorni, facendo venire lì i medici. Se in questo lasso di tempo il paziente non si riprende, allora ci sarà il ricovero nel reparto. Questo supplisce all’eventuale mancanza di letti nel reparto specifico nel quale il paziente dovrebbe essere inviato». Tempi? «Burocraticamente lunghi: serve il progetto, poi la gara, infine l’appalto. Se a fine anno cominciamo i lavori possiamo dirci fortunati».