Le multe in città? Dimezzate. E gli incassi calano a picco

Crema, da quattro milioni alla previsione di uno solo

Multe (Foto d'archivio)

Multe (Foto d'archivio)

Crema (Cremona), 24 ottobre 2017 - Da 87mila a (forse) 45mila, da quattro milioni di euro a un incasso di poco superiore a un milione con prospettiva di non arrivare al milione e mezzo di euro in incassi delle multe. Queste le cifre e le previsioni per il comune di Crema che in due anni ha visto diminuire vertiginosamente il numero dei multati e le conseguenti entrate. Con l’aggravante che anche il numero di chi non paga sta aumentando. Restano, invece, stabili e nei numeri delle previsioni le multe appioppate in città dalla polizia locale (poche) e dai controllori della sosta (in maggioranza). In particolare, questo ultimo dato viene fissato in 10mila ammende l’anno in città e anche nel terzo trimestre si sta nella media, con circa 8.000 contravvenzioni elevate.

Per quanto riguarda l’autovelox piazzato sulla tangenziale da due anni e mezzo, vera risorsa per il comune che ha incassato in multe circa otto milioni di euro, era naturale che ci fosse un calo anche sensibile ed era previsto, visto che anche nel bilancio di previsione le entrate da multe sono notevolmente calate rispetto a quelle di due anni addietro. Tuttavia, forse non ci si attendeva un calo così repentino. Erano state 87 mila in meno di nove mesi nel 2015, anno di esordio dell’autovelox (12 aprile), sono diventate circa 60mila lo scorso anno e al momento, nei primi nove mesi di quest’anno, si arriva a una quota di poco superiore a 30mila, con l’obiettivo di toccare quota 45mila. 

C’è da dire che il calo delle multe è dovuto a due fattori ben precisi. Il primo dice che i cremaschi hanno imparato a frenare in prossimità dell’autovelox, che impallina chi supera i 75 orari. Le multe vengono appioppate in buona parte ad automobilisti che non sono della zona e ci finiscono dentro a velocità sostenuta. Gli habituès della zona si ricordano di rallentare e di mantenere la velocità nei limiti per un centinaio di metri e poi ci ridanno dentro. Il secondo motivo parla di un maggior numero di persone che scelgono di evitare la tangenziale, specie quelli che la utilizzavano per saltare Ombriano e Sabbioni e approdare in C rema da via Macallè e via Piacenza.