Crema, il paradosso delle multe: incassarle è più caro che pagarle

Ogni verbale rende 17 euro, il Comune ne spende 21

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi

Crema (Cremona), 4 agosto 2017 - Multe, pessimo affare. Non solo per chi le riceve, ma anche per il Comune. Crema spinge: nei primi sei mesi di quest’anno sono stati compilati oltre 27mila verbali. Di questi, 21.970 per eccesso di velocità, grazie dall’autovelox in tangenziale, e 5.155 in città. La stragrande maggioranza delle ammende viene spedita per raccomandata (tutte quelle da autovelox) e per inviarle il Comune paga le poste e altri due balzelli per un totale medio di 21 euro. E ne recupera solo 17. Un rapido conto spiega tutto: sulle 27.125 multe il Comune di Stefania Bonaldi ha speso oltre mezzo milione di euro. Il rimborso spese incassato è stato di 407.614 euro, quindi che sono state pagate 19.410 multe (per un totale lordo prima di spese e percentuali di 1.880.000 euro). Ma significa anche che il Comune ci rimette 77.640 euro.

Quindi, se prendiamo l’incasso del secondo trimestre di quest’anno, 980mila euro, detraiamo le spese di spedizione, 407.614 euro, togliamo la percentuale da dare alla Provincia per le multe dell’autovelox, 173.447 euro, togliamo l’aggio di 20mila euro, togliamo quanto la quota della ditta che riscuote, 12mila euro a trimestre, il totale passa da 980mila euro a 289.299 euro: cioè solo il 29% della cifra lorda entra nelle casse comunali. Tutto qui? No, perché si calcola che il 71.5% dei multati ha ottemperato nei giorni di legge. L’altro 28.5% va richiamato e anche qui si spendono almeno i soldi della raccomandata, 5.90 euro. Ora, la speranza è che un numero cospicuo dei richiamati si metta una mano sulla coscienza e l’altra sul portafogli e paghi.

Perché, oltre alle maggiorazioni di legge, il comune chiede sempre 17 euro di rimborso spese, contro i 5.90 euro spesi in raccomandata, con un ‘guadagno’ di 11,10 euro. La statistica però ci dice che fatto cento il numero dei richiamati, solo il 20% paga. È sufficiente per rientrare dei quattro euro lasciati e dei 5.90 spesi per il richiamo? No. Se su 27mila multati 14mila pagano, se ne devono richiamare 13mila con una spesa postale di 76.700 euro. Fra i richiamati pagheranno in media in 2.600 che daranno 44.200 euro di rimborso. Il che significa che il deficit del secondo avviso è di 22.500 euro, che va aggiunto al disavanzo del primo avviso, 76.640 euro, per un totale di 99.140 euro. Finito? Neppure per sogno, perché il 28.5% dei mancati pagamenti al primo colpo è costato 162.015 euro. Quindi la spesa in sei mesi è di 261.155 euro. Chiamalo affare.