Ultraleggero precipitato in volo: motore sotto la lente dei tecnici

Si fa pista l’ipotesi del guasto per la tragedia di Dovera. Autopsia sui corpi delle due vittime

I resti del velivolo

I resti del velivolo

Dovera (Milano), 16 aprile 2017 - Il procuratore di Cremona Ignazio Abbadessa ha disposto che vengano eseguite le autopsie sulle salme di Rodolfo Frigerio e Nicola Beretta, i due giovani deceduti venerdì pomeriggio dopo essere precipitati con il loro ultraleggero, un P92 Tecnam, mentre stavano rientrando al campo di volo di Dovera dopo un’esercitazione. L’esame verrà eseguito non prima di martedì. Intanto sabato mattina da Roma è arrivato un funzionario dell’Ansv (Associazione nazionale sicurezza volo) che è rimasto sul luogo della tragedia per tutta la mattina accompagnato dai carabinieri di Pandino per controllare i rottami del velivolo. Al termine del sopralluogo i resti dell’aereo sono stati spostati e la carcassa trasportata in un deposito a disposizione degli inquirenti.

L’indagine dei carabinieri di Pandino continua per chiarire le cause del disastro. Smentita la voce che voleva che il piccolo aereo avesse preso fuoco in volo, mentre pare confermata quella di un testimone che afferma di aver visto del fumo uscire dal motore poco prima del disastro. In merito a come l’aereo sia caduto si stanno svolgendo ancora accertamenti. Sembra più probabile la tesi della caduta verticale piuttosto che la picchiata. I tecnici che devono stabilire le cause della disgrazia sono interessati a controllare il motore. Un testimone ha udito chiaramente un rumore simile a un fuori giri poco prima dello schianto e questo potrebbe far puntare il dito verso un guasto al motore.

Grande il cordoglio al campo di volo di Dovera, dove Rodolfo Frigerio, milanese di 27 anni, era di casa, visto che suo padre Alberto aveva fondato la scuola di volo nel 1985 e che lui era cresciuto praticamente tra gli aerei: aveva preso il brevetto di volo giovanissimo e poi intrapreso la carriera di istruttore di volo. Enorme lo scalpore anche per l’altra vittima, il 17enne Nicola Beretta, venuto da Osnago (Lecco) per aumentare le sue ore di volo, visto che aveva da poco preso il brevetto e frequentava l’istituto tecnico aeronautico di Lecco. Nicola coltivava anche la passione per il calcio, visto che militava nella formazione juniores del Vis Nova di Gussago. La tragedia è avvenuto sotto gli occhi dei suoi parenti che attendevano al campo volo il rientro del velivolo e l’hanno visto precipitare a circa un chilometri di distanza dalla struttura.