Kenya, italiani rapinati in villa. Uccisa pensionata, grave il marito

Coppia di cremonesi aggredita con coltelli e bastoni vicino a Mombasa

Mombasa, la casa dell'italiana uccisa (dal sito Africa Express)

Mombasa, la casa dell'italiana uccisa (dal sito Africa Express)

Cremona, 24 luglio 2017 - «Mia moglie e io stiamo per metterci a tavola quando sentiamo le urla di Fabio e corriamo da lui». Le parole sono di Franco Nofori, corrispondente di «Africa Express» che è il primo a raccontare che cosa è successo nello chalet di Mombasa. Franco trova Fabio in lacrime e in quel momento non sa cosa fare. Fabio è l’amico di Luigi Scassellati, 72 anni, e Maria Laura Satta, 71 anni. I due corpi sono a terra. E attorno a loro c’è tanto sangue. Luigi e Maria, pensionati di Cremona, vivono ormai da anni a Mombasa dove hanno uno chalet. Erano titolari di una azienda per macchine da ufficio e una volta andati in pensione, avevano deciso di lasciare l’Italia per andare a godersi il meritato riposo nel loro cottage sull’Oceano Indiano, a una trentina di chilometri dalla capitale keniota. Solo in serata la Farnesina ha confermato la notizia e ha annunciato di essere in contatto con i familiari.

E proprio il loro chalet è la scena del crimine: una rapina finita nel sangue. Maria muore, Luigi rimane ferito: è ricoverato in ospedale, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita, ma è sotto choc. È domenica mattina, quando il giardiniere di casa Scassellati, Lewis apre il cancello dall’interno per andare a messa. Luigi lo segue per richiudere il cancello dall’interno. Ma non fa in tempo a tirarlo verso di sé, che davanti a lui, nella zona che costeggia il muro di cinta dello chalet, si trova davanti i suoi aggressori. Sono armati di bastoni e coltelli e cominciano a pestarlo, finché non lo trascinano all’interno dell’abitazione dove c’è sua moglie Maria Laura che in quel momento è in bagno. L’uomo, seppure in stato d’incoscienza, sembra riprendersi per un istante ma i banditi lo colpiscono di nuovo e poi aggrediscono la moglie appena uscita dal bagno. Maria Laura ha la peggio e muore. Il corpo di Luigi rimane a terra, praticamente inerme, ma è ancora in vita. L’abitazione, nel frattempo, è stata messa a soqquadro in cerca di soldi e beni preziosi.

A scoprire per primo l’orrore è l’amico di Luigi, Fabio, quello che poi in lacrime dà l’allarme. Fabio era atteso da Luigi per la giornata di ieri. Arriva verso mezzogiorno ma la casa è chiusa e allora comincia a chiamare ininterrottamente Luigi al telefono senza ricevere risposta. Così decide di scavalcare il cancello dell’abitazione per andare a vedere che cosa è successo. Vede le prime macchie di sangue ed entra in casa dove scopre i due corpi. Lo stesso Nofori che per primo ha raccontato ciò che è successo nello chalet di Mombasa, dice sul sito internet per cui lavora: «È difficile credere che l’animo umano possa esprimere queste raccapriccianti crudeltà. Luigi e Maria Laura erano persone miti e socievoli. La loro età non poteva rendere pericolose le loro reazioni, anche se ci fossero state, nei confronti di energumeni spierati e feroci. Perché togliere una vita e mettere a rischio l’altra». red. est.