Manda a fuoco l’appartamento: salvati lui e una famiglia romena

Trescore, il sindaco: si è rischiato grosso, ora provvedimenti

I vigili del fuoco al lavoro sul tetto del caseggiato di Trescore

I vigili del fuoco al lavoro sul tetto del caseggiato di Trescore

Trescore Cremasco, 15 novembre 2017 -  Un incendio è divampato all’ultimo piano di un piccolo caseggiato di Trescore Cremasco. A originare le fiamme è stato l’inquilino, personaggio tristemente noto, che nell’intento di scaldarsi aveva dato fuoco a della spazzatura senza poi riuscire a governare le fiamme. Solo il rapido intervento dei vigili del fuoco di Lodi e dei carabinieri di Pandino è riuscito a mettere in salvo il coinquilino e anche la famiglia di quattro persone che abitava vicino.

Tutti sono stati portati al Pronto soccorso dell’ospedale di Crema per intossicazione da fumo. Le fiamme sono divampate intorno alle 20.15 e sono partite dall’appartamento dove vive M.F., 37 anni, noto per i numerosi furti perpetrati ai danni di attività commerciali di Trescore e dei paesi limitrofi. Personaggio instabile, ha parecchie pendenze con la giustizia, ma al momento è libero. «Non sappiamo più come fare – ha detto il sindaco Angelo Barbati. - Firmerò un Tso nella speranza che possano tenerlo rinchiuso per un po’ di tempo. Stavolta abbiamo rischiato grossissimo. Devo ringraziare i carabinieri di Pandino e i vigili del fuoco che coraggiosamente hanno portato in salvo tutte le persone, rischiando in proprio». A dare una mano ai colleghi di Lodi sono arrivati, intorno alle 21.30, i pompieri di Crema, che erano su un altro incendio. Alla fine, dopo cinque ore di lavoro, le fiamme sono state spente e due appartamenti sono stati dichiarati inagibili. «Ho provveduto a sistemare la famiglia romena rimasta senza casa, quattro persone, in un albergo di Pianengo fin tanto che la loro abitazione sarà di nuovo a posto».