Un pezzo di Crema conquista Dubai: "Il mio gelato fa il giro del mondo"

Giulio Coti Zelati ha aperto un negozio negli Emirati Arabi di Pier Giorgio Ruggeri

AFFARI Giulio Coti Zelati davanti al suo negozio di Crema

AFFARI Giulio Coti Zelati davanti al suo negozio di Crema

Crema, 15 marzo 2015 - «Abbiamo esportato il nostro gelato a Dubai e sta andando molto bene». Lo dice Giulio Coti Zelati, della gelateria Gglace di piazza del Duomo che, dopo mesi di trattative, ha aperto un negozio in affiliazione con il suo marchio niente meno che nel grande mall di Dharhan, a Dubai, Golfo Persico. «Il punto vendita sta andando molto bene, è aperto dallo scorso mese di febbraio e ci sta dando tante soddisfazioni».

Come è nata l’iniziativa? «Quasi un anno fa sono stato contattato da imprenditori del Dubai. Erano curiosi del gelato, volevano sapere come si fa e se è possibile produrlo anche alle loro latitudini. Lì infatti esistono esclusivamente gelati industriali. Sono venuti a Crema e hanno assaggiato il gelato che produco io. È piaciuto molto, specie i gusti alla frutt,a e da lì sono partite le trattative».

In cosa consiste l’accordo? «Nel mall di Dharhan c’è un negozio affiliato a Gglace che vende il nostro gelato. Il marchio è quello della gelateria di Crema; in più c’è anche la traduzione in arabo».

E come fate a essere certi della qualità? «Noi inviamo direttamente la base del gelato e là lo confezionano secondo le nostre regole. Abbiamo fatto un corso al personale insegnando come fare, trucchi compresi, per ottenere un ottimo gelato artigianale».

Lo ha provato? «Sì, sono stato a Dharhan per tre volte a controllare di persona. Quel che è interessante è che la frutta da quelle parti è davvero speciale e anche il gelato che se ne ricava ha un sapore molto buono».

E riuscite a mantenere un contatto stabile? «Via internet. Con questa tecnologia è molto facile lavorare. Se c’è un problema ci sentiamo e interveniamo».

Che tipo di clientela avete negli Emirati? «Di tutti i tipi, e devo dire molto curiosa. Il gelato piace. Dagli uomini alle donne col chador, anche se ancora non capisco come facciano poi a mangiarlo, dato che l’abito copre tutto tranne gli occhi. Ma quel che conta è che la richiesta è alta, e questo vuol dire che stiamo lavorando bene».

E a Crema? «Be’, quest’anno c’è l’Expo, ed è dedicato all’alimentazione. Pensiamo che i turisti che verranno a visitare la città non perderanno l’occasione di mangiare un gelato che è apprezzato fino a Dubai».