Crema, in lista ci sono 500 famiglie. Ma le case libere non bastano

Ogni anno si svuotano solo cinquanta alloggi

AFFITTI

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Crema, 29 dicembre 2017 - Problema casa, affitti, liste d’attesa e insoluti. Una serie di problematiche difficili ma che sono state affrontate dai responsabili per cercare soluzioni i cui effetti che si vedranno solo tra qualche tempo. Per prima cosa il Comune ha affidato la gestione delle sue 359 case e dei 105 box ancora all’Aler, che di suo ne gestisce più di 500. In tutto fanno circa 900 appartamenti quasi tutti occupati. Oltre a questi, il Comune ha 14 case d’emergenza che servono per tamponare problemi improvvisi. Il primo problema è quello di rendere disponibili le case libere.

Con una lista d’attesa di circa 500 famiglie, la cinquantina di case che si liberano ogni anno sono una risposta inadeguata. Il problema è che quando una casa si libera, prima di essere riassegnata passano parecchi mesi. Detto che delle proprietà del Comune alla fine dello scorso anno (ultimo dato disponibile) 26 case e 38 rimesse, sarà emblematico sottolineare come in un anno ne sono state assegnate 15. Esiste il problema delle case affittate ma non occupate. Vengono eseguiti controlli dalla polizia locale solo su segnalazione all’Aler o da parte di persone che denunciano qualcosa di anomalo. Questo non soddisfa di certo la domanda chi afferma che alcune abitazioni sono di fatto disabitate. Nel 2016 il comune ha perso in affitti non pagati 45.553,18 euro che portano il credito degli affitti non riscossi a 499.775,70 euro. Il problema della morosità è pesante.

Detto che in Comune si è voluto distinguere la morosità per necessità da quella incolpevole, a breve si passerà a un controllo capillare per quanto riguarda gli affitti non pagati. Il 45% della morosità complessiva si riferisce a contratti non più attivi per soggetti che hanno già lasciato l’alloggio. Il 48% di queste morosità su contratti non attivi, secondo una prima valutazione fatta dall’Aler e non ancora formalizzata, potrebbe essere recuperato mentre il restante 52% della morosità maturata su contratti non più attivi non è più esigibile. Gli ultimi dati riguardano le case assegnate: dal 2012 al 2016 sono state 201 le domande accolte, a fronte di un numero di richieste superiore a 2.000.