Crema: doppio cognome ai neonati, la novità non decolla

Da febbraio quattro richieste su una quarantina di bebè

Neonati in ospedale (Foto archivio)

Neonati in ospedale (Foto archivio)

Crema, 22 maggio 2017 - Cento giorni dall’entrata in vigore della norma che consente ai genitori di dare ai figli il cognome di entrambi i genitori e solo quattro famiglie ne hanno approfittato. Dal 9 febbraio a Crema è possibile aggiungere al cognome del padre anche quello della madre. Con qualche difficoltà. Per esempio, da qualche anno l’ospedale maggiore cittadino comunica direttamente all’anagrafe del Comune di appartenenza la nascita di un bambino. I genitori devono solo informare del nome del nato. Se però i genitori voglio dare al bambino il doppio cognome, devono presentarsi personalmente ed entro 24 ore dalla nascita all’ufficio anagrafe, in quanto il dispositivo dell’ospedale, che si chiama Icaro, non è programmato per questa funzione. C’è anche un altro aspetto più delicato. Il doppio cognome al nuovo nato può essere imposto a figli di coppie sposate o meno, ma ci deve essere l’accordo di entrambi i genitori. Se c’è l’accordo al bimbo viene imposto prima il cognome del padre seguito da quello della madre. In caso contrario decide il padre che assegna al figlio solo il suo cognome. Tutto questo deve avvenire di fronte a un ufficiale che certifica il volere della coppia.

A Crema la nuova disposizione di legge sembra non aver mutato di molto le abitudini. Lo scorso anno nel reparto di ostetricia è stato toccato il minimo storico di nascite, con 712 bambini, e quest’anno sembra che vi sia un’inversione di tendenza e che si stia notando un leggero aumento. I nuovi nati sono circa 300, con una media di due nascite il giorno. L’inversione di tendenza però non sembra toccare le famiglie residenti in città, dove i nuovi nati sembra non aumentino. Da quando è entrata in vigore la norma all’ufficio anagrafe hanno registrato una quarantina di bambini e solo uno su dieci è stato iscritto con il doppio cognome. Ragion per cui la legge non ha trovato molti estimatori se meno del 10% ne ha approfittato. C’è da dire che anche prima dell’entrata in vigore della legge era possibile accedere al doppio cognome, anche se la pratica era piuttosto lunga, in quanto era necessario rivolgersi al tribunale, motivare la richiesta e attendere il benepalcito da Roma, con tanto di inserimento della decisione in Gazzetta ufficiale.