Impiegata comunale sospesa perché infedele, metà stipendio: è scandalo

Crema, la donna era stata sorpresa a fare la spesa durante i permessi che usufruiva per accudire un'anziana zia. "Serviva una punizione esemplare"

Il Comune di Crema

Il Comune di Crema

Crema, 5 aprile 2017 - Percepisce circa metà dello stipendio pur essendo stata sospesa per sei mesi dalle funzioni e dallo stipendio, come aveva riferito una nota del sindaco Stefania Bonaldi. E la notizia non è stata di certo presa molto bene. Stiamo parlando di un'impiegata comunale di 55 anni, sospesa dal lavoro per sei mesi perché sorpresa dalla Guardia di finanza mentre andava a fare la spesa (e molto altro) durante i permessi che usufruiva in base alla legge 104 che le permettevano di assentarsi dal lavoro per accudire un’anziana zia. La dipendente comunale su nove controlli effettuati nel solo mese di dicembre non si era mai recata dalla zia.

Per questo motivo a marzo l’amministrazione aveva deciso per la sospensione di sei mesi, cioè la sanzione più grave dopo la quale c’è solo il licenziamento. Ma adesso si scopre che la dipendente percepirà in questi sei mesi un’indennità di sopravvivenza che equivale a circa metà dello stipendio (oltre 500 euro netti). La notizia, confermata dai sindacati, ha fatto infuriare più di una persona perché anziché una punizione esemplare che doveva sanzionare un comportamento scorretto, si concede invece metà stipendio per non lavorare. E sempre in città nell’agosto del 2014 un’infermiera trovata a una gara di ballo mentre usufruiva di un permesso era stata licenziata.