Lo street artist in trasferta ad Amsterdam: dipingerà a fiori le colonne dell'aeroporto

Lo street artist soncinese Davide Tolasi insieme ad altri due artisti dell’Ortica Noodles di Milano si appresta a portare a termine l'imponente lavoro in sei giorni

Davide Tolasi realizzerà decorazioni  colorate a vernice su otto piloni alti sette metri e larghi cinque

Davide Tolasi realizzerà decorazioni colorate a vernice su otto piloni alti sette metri e larghi cinque

Soncino (Cremona), 25 marzo 2017 - Otto colonne alte sette metri per cinque metri di diametro. Questo il lavoro che è chiamato a fare da domani nell’aeroporto di Amsterdam lo street artist soncinese Davide Tolasi con altri due artisti dell’Ortica Noodles di Milano. Un’opera imponente che l’artista cremasco con i suoi colleghi milanesi si appresta a portare a termine in sei giorni. «Sarà un tema floreale, quello che disegneremo sulle grandi colonne ad Amsterdam. Dipingeremo a vernice e non con le bombolette, anche per un aspetto ecologico cui tengo».

Davide Tolasi, 28 anni, una laurea artistica a Brescia, decoratore e insegnante per professione, artista di talento, è arrivato alla ribalta nazionale per la sua arte intensa e spettacolare. Ama dipingere soprattutto in esterno, come il grande muro della palestra delle scuole di Orzinuovi o il muro della cascina Olivari, 20 metri di lunghezza per tre di altezza, dove l’artista si raffigura crocifisso.

E proprio per questo murale Tolasi è diventato famoso, anche se ora il muro sarà abbattuto e del murale resteranno solo le foto. «Ho dipinto il muro cinque anni fa. Passavo dalla tangenziale e ho visto questo manufatto che sorgeva parallelo alla strada. Mi sono fermato, ho chiesto ai titolari se potevo dipingere una mia opera e ho ottenuto il permesso. Così... mi sono messo in croce, utilizzando bombolette spray. Un lavoro di qualche giorno». Un lavoro senz’altro spettacolare che però adesso crollerà.

«Purtroppo l’estate scorsa il muro ha ceduto. Si tratta di un’opera di contenimento del trinciato da dare agli animali. L’estate scorsa ne è stato sistemato troppo e il muro ne ha sofferto. Si sono aperte grandi crepe e il manufatto si è piegato. Adesso dev’essere atterrato. Prima il trinciato sarà spostato e utilizzato, poi il muro sarà abbattuto per far spazio a una nuova costruzione». E col muro, addio anche al bellissimo dipinto.

Però Tolasi ha già pensato di dipingere altro. «Sì, ho già preso contratto con gli Olivari. Per la verità sono stati loro a dirmi che il muro sarebbe stato abbattuto e che avrebbero voluto che io rifacessi il crocifisso sul nuovo muro. Ma non sarà così. Non ripeterò l’opera». Tolasi creerà qualcosa di diverso, un tema cui non ha ancora pensato, e stavolta dipingerà con la vernice. La sua idea è che le opere debbano durare nel tempo e non sgretolarsi in fretta sotto i colpi degli agenti atmosferici.

All’artista soncinese piace dipingere grandi opere. Il rapporto con la gente che guarda nascere i suoi dipinti è per lui energia. E prima di cominciare esegue studi su quel che vuole dipingere, partendo dal significato che l’opera deve fornire. «A volte studio anche un anno prima di arrivare al concetto che desidero esprimere. Ma quando comincio so che cosa voglio trasmettere».