Crema, la dipendente spostata fa causa al Comune

"Nella nuova sede non posso lavorare". E chiama l’avvocato

Maria Grazia Salvi, 49 anni

Maria Grazia Salvi, 49 anni

Crema, 8 giugno 2016 - Trasferita a un altro ufficio, sbatte la porta e se ne va. E preannuncia una causa, l’ennesima. Succede nel Comune di Crema dove una dipendente, assunta in base alla legge che agevola i portatori di handicap, viene trasferita, con il beneplacito del giudice, ma lei se ne va. Storia lunghissima, quella di Maria Grazia Salvi, 49 anni, affetta da un paio di malattie rare. La donna, che negli anni ha fondato il Movimento del malato (64mila iscritti), ha da sempre un rapporto conflittuale col Comune, dal cui ufficio del personale ha ricevuto 14 richiami e svariati giorni di sospensione in virtù dei suoi atteggiamenti, ritenuti legittimi dall’interessata, fuori luogo e meritevoli di censura dall’ufficio. Inoltre, la dipendente accusa da sempre il Comune di non farla lavorare. Così tempo fa l’ufficio del personale le ha trovato un posto in una sede distaccata, nel quartiere di Santa Maria. Lei ha fatto ricorso al giudice, che però, sentita l’Asl, ha avallato provvisoriamente la scelta del Comune. Così da lunedì la donna avrebbe dovuto spostarsi, ma modificando gli orari perché per accedere al suo nuovo posto di lavoro deve attraversare gli spogliatoi e quindi deve aspettare che siano lasciati liberi.

"Non posso andare nel nuovo ufficio – dice la Salvi – perché la mia è una malattia anche psicosomatica e se resto da sola tutto il giorno mi ammalo. Inoltre, quando arriva il freddo, ho bisogno di stare al caldo e lì non è possibile. Infine, dovrei inventariare i mobili dell’ex tribunale che mi risultano inventariati da tempo. Ho chiesto ripetutamente un colloquio con il sindaco Stefania Bonaldi, che me l’ha sempre rifiutato. Questo trasferimento è la goccia che fa traboccare il vaso. Mi dimetto e denuncerò questa amministrazione". La dipendente ha dato incarico all’avvocato Fabrizio Racchelli di Orzinuovi di tutelare i suoi interessi. "Non ho ancora alcun mandato ufficiale. Attendo di vedere le carte", ha riferito il legale. La dipendente ha già fatto causa al Comune per mobbing, ma sin qui non ha ottenuto nulla.