Estorsione ed evasione fiscale: sequestrati i beni di un artigiano

Nel mirino della Finanza di Crema 25 immobili, 16 tra auto e moto, quote di due società e conti correnti

Guardia di finanza (foto di repertorio)

Guardia di finanza (foto di repertorio)

Crema (Cremona), 22 novembre 2017 - I militari della Guardia di finanza di Crema hanno eseguito un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Cremona confiscando 25 immobili nelle province di Brescia, Cremona, Bergamo e Monza Brianza, 16 tra auto e moto, quote di due società e conti correnti a un artigiano, in base al codice antimafia.

I beni erano già oggetto di sequestro preventivo eseguito a febbraio 2017 nell'ambito di un'operazione che aveva portato le Fiamme gialle cremasche a eseguire un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dello stesso artigiano, della figlia e della segretaria. Erano accusati di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, all'evasione fiscale e all'attribuzione fittizia della titolarità di beni. I tre sono accusati di aver estorto fin dal 2004 indebiti pagamenti ai propri clienti, nonostante i compensi dovuti fossero già stati saldati in nero. Altri beni, non confiscati, rimangono sottoposti a sequestro nell'abito delle indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Cremona e gravati da atti di precetto e pignoramento da parte dei creditori (per la quasi totalità istituti di credito). Alla base del provvedimento di confisca l'accertata pericolosità sociale (ricavata dai precedenti penali e di polizia del soggetto) e la sproporzione del patrimonio, direttamente o indirettamente riconducile al soggetto controllato, rispetto a quanto dallo stesso dichiarato al Fisco.